L'uomodellepromesse

Gioia e speranza...


Sono Giorni di strana gioia…Ben vengano, ma di solito non mi comporto in un determinato modo senza motivo e oggi mi sento gioioso senza saperne il perché…Il mio capo a volte a metà di uno dei suoi insignificanti discorsi, si interrompe quasi ad accorgersi che sta parlano a me e mi dice di non far troppo caso al filo del suo discorso, perché parla a me ma in realtà riflette tra se e se usando un terzo come scusa per farlo ad alta voce…In realtà non avrebbe dovuto preoccuparsi di fare questa precisazione, perché io non lo stavo ascoltando affatto o perlomeno non dopo i primi assurdi 10 minuti…Oggi, mi rendo conto che sto usando il blog come lui fa con me…Sto ragionando per iscritto, nella speranza di arrivare a capire da dove viene la mia gioia odierna…Si, magari molti mi suggerirebbero che a caval donato non si guarda in bocca oppure  mi direbbero che sono scemo a farmi problemi anche sul perché di un momento di gioia e magari avrebbero anche ragione, ma sapere il perché accadano le cose positive, credo che subdolamente mi serva a ricreare le stesse condizioni, quando queste ultime non ci sono…Di certo so una cosa…Oggi, non riesco a trovare motivi d’ansia, angoscia o tristezza, ma non è tutto…Mi rendo perfettamente conto che intorno a me ci sono delle situazioni uguali in tutto e per tutto a situazioni che un mese fa mi avrebbero gettato nel panico…Che sia davanti ad un altro passo evolutivo ?Ieri orrore, oggi indifferenza…ma perché  ?Sto analizzando la cosa man mano che scrivo e di getto, penso che a certe situazioni che mi hanno fatto soffrire in passato, le ho assorbite, fatte mie…c’è una parola che rende meglio ciò che voglio dire ma adesso davvero mi sfugge…si ecco…”metabolizzate”.Comunque  sto pensandoci e credo che se da un lato l’ assuefazione ai problemi, porti uno stato gioioso, dall’altro mi sembra di aver perso qualcosa in sensibilità…come se mi stessi svendendo l’anima…Non sono  mai stato d’accordo con motto “se non li puoi combattere fatteli amici” e di recente sono giunto alla conclusione che se li sto combattendo è perché sono contro di me e non perché non mi piacciono o per un motivo che dipende da me…in altre parole, di recente combatto solo chi deliberatamente, mi attacca col solo scopo di farmi del male.Come posso essere amico di qualcuno che mi odia?E anche se ci provassi, sarebbe solo un buco nell’acqua…un enorme sbattere i denti contro muri di cemento armato…”loro” come amico non mi vorrebbero mai…Ecco perché credo che la mia mente stia creando una specie di anticorpo, un anestetico morale che rende il dolore dei successivi colpi ricevuti, meno grande…Chissà, magari un giorno, non mi fregherà più di niente e sarò in grado di passare lunghe sessioni di maltrattamenti e umiliazioni senza batter ciglio…chissà…La cosa che ritengo grave è che a questo punto io sia indeciso tra l’augurarmelo e lo sperare che cosi non sia…Ma che te ne fai di un’ anima se poi non puoi usarla?O meglio (peggio), che te ne fai, se la usi e nessuno te ne da atto?Capita di quando in quando, che qualcuno così all’improvviso come un fulmine a ciel sereno se ne esca fuori dicendomi che sono speciale… qualcuno che fino a poco prima non mi conosceva e che quindi mi ha giudicato senza la scorza di quello che faccio per vivere o che macchina guido oppure da quante volte mi faccio la doccia a settimana…Qualcuno che mi ha visto solo per quel che sono e che con tutta la semplicità di chi è sincero, mi ha voluto far partecipe di ciò che sono riuscito a dargli essendo ne più ne meno che me stesso…Questi sporadici attimi di autocoscienza indiretta, sono quanto di più bello io possa ricevere da un altro individuo, ma ahimè, riaccendono l’orgoglio dormiente…stuzzicano gli assopiti sensi…e ricomincio a non accettare il male che mi circonda e a prendermela nel constatare quanto esso sia ancora vivo e vegeto, non diminuito ma se possibile aumentato in quantità e ferocia…pronto, nell’attesa che i miei riacutizzati sensi, possano bruciare come sale su carne viva ad un loro nuovo attacco…Ma sapete una cosa?Oggi sarò anche gioioso e quindi ciò che dico sarà senz’altro influenzato da questo stato di ottimististica euforia, ma porca miseria, preferisco soffrire tutte le cazzo di pene dell’inferno (notare il perverso gioco di parole) pur di ricevere una di quelle che io chiamo conferme e cioè la mera e semplice constatazione da parte di qualcuno che io non sono una persona qualunque…ma sono speciale…Strano magari, particolare, ma diverso dalla massa di crudeli ipocriti pecoroni in cui il nascere mi ha immerso.Sono in una fase nuova…Mi stupisco infatti di me stesso, quando soffrendo in pieno tutto ciò che mi capita e non vedendo ancora la fine di questo tunnel nonostante io viva di pianificazioni, mi ritrovo a guardarmi allo specchio e a trovarmi testardamente e irragionevolmente sopraffatto da un nuovo senso di speranza che stupisce me prima di chiunque altro…come se sapessi in fondo al cuore che non è cosi che dovrà finire la mia storia…