L'uomodellepromesse

Vita, tra le righe...


 Questa è stata una lunga e profiqua notte, ho conosciuto nuovi amici che anche se non vedrò più per il resto della mia vita mi ha fatto piacere conoscere…Queste persone sono arabe..arabi ricchi…emirati arabi…Sono ragazzi che stanno studiando geologia qui dalle mie parti e dormono nel m..nell’albergo in cui lavoro.E’ incredibile, come parlando con loro io possa essere cosi stranamente a mio agio.E‘ come se per tutto il tempo dalla mia nascita ad oggi, io sia e sono tuttora vissuto in un ambiante che non è il mio.Non è la prima volta che ho questa sensazione…la sensazione di appartenere ad una cultura più grande. Di essere parte di qualcosa di più elaborato…Ma cosa?Perché mi sento più a casa mia parlando in inglese con un arabo figlio di petrolieri, che quando sono a casa mia?La mia mente inizia a spaziare in elaborate teorie sul cosa mi stia accadendo.Non è tutto…Questa cosa mi accade ogni qual volta io ho la possibilità di confrontarmi con una cultura estranea alla mia…Ma mi chiedo… è possibile essendo nati, vissuti e cresciuti in una certa cultura, con certe determinate abitudini da una vita, riconoscersi in usi e costumi completamente diversi, così come se questi ultimi fossero stati i miei legittimi da sempre ?Per un attimo ipotizzo una possibilità remota…la reincarnazione…ma poi sorridendo, mi rimetto alla spasmodica ricerca di un perché…di una spiegazione…Poi penso che qualcosa di simile mi accade quando ho la possibilità di scrutare a volte la vita di qualcun altro…di ascoltarne i pensieri e di viverne e condividerne le emozioni…Non vi è mai capitato di ascoltare una canzone di un cantante che non sapevate esistesse e di cui non avevate mai ascoltato nulla e all’improvviso da una tv subdolamente nascosta, delle parole di una canzone che sembrano parlare della vostra vita e di come vi sentite in quel momento…parole che se non foste certi del contrario, pensereste che sono state scritte per voi?Poi, vi girate e cercate l’apparecchio televisivo e cercando di conoscere il viso di colui o colei che è la fonte di quelle parole, magari vi ritrovate a guardare l’essere più bello e angelico che quella giornata potesse proporvi?Forse è un mio delirio e sicuramente lo è…Ma mi è capitato di leggere dei blog…di guardare foto e di ascoltare voci, in questa nottata e in questi giorni, sempre su internet…che mi hanno lasciato una strana sensazione di vuoto…come quando vedi qualcuno che pensi dovresti conoscere, ma che sai che non vedrai mai se non passivamente, come può fare un fan adorando il proprio mito da lontano, senza poter comunicare con lui, senza la possibilità di poter cambiare la sua vita influenzandola con la nostra presenza…Stanotte ho avuto la certezza di non appartenere alla mia vita…di indossare da troppo tempo dei panni che non sono i miei.C’è una nuova stagione. Dei vestiti nuovi…una nuova consapevolezza…e un messaggio velato tra le righe di questo post…Questo è il MIO racconto di una notte diversa, profonda e sonnecchiantemente lungimirante…Riaprirò il cassetto impolverato tirerò di nuovo fuori carta penna e calamaio…sono a metà del quarto maledetto capitolo…ne mancano solo sei e mezzo…e poi anch’io tornerò in gioco, come chi a cuor leggero sta già giocando mentre io perdevo tempo a scrutare nella sua vita…