L'uomodellepromesse

Notte magica 2008...


Finalmente la Notte magica 2008...L'evento con il quale il club magico abruzzese, ogni anno tira un pò le somme, ha di nuovo avuto luogo...La mia ultima notte magica l'avevo avuta nell'oramai lontano 1991 ed ero curioso di sapere a che punto si era giunti....E' curioso vivere un'emozione del genere...è sempre un'emozione diabolicamente soddisfacente, girare per l'intero edificio di un teatro con un "badge" col mio nome scritto sopra, che ti apre tutte le porte e che ti fa sentire osservato, quando passi dalle parti della biglietteria da "questa" parte del cordone rosso porpora che delimita l'area tra chi stà facendo la fila per i biglietti ed attende l'ora d'ingresso nella calca e tu che passi davanti a loro solamente perchè magari cerchi di raggiungere i camerini... Quest'anno a dire il vero la notte magica è stata un pò povera di sfarzi e povera di soldi veri e propri...in pratica credo che anche il "club" abbia risentito della crisi in atto negli ultimi tempi...ma credo che a parte il presidente che amministra i soldi nessuno dei ragazzi si sia accorto di nulla...non tutti del resto sono abituati a notare i particolari, quali la quantità e la qualità del cibo a pranzo o una certa artigianalità nelle scenografie...Ma la magia...quella vera c'è stata tutta...dal primo all'ultimo spillo che senti nella pelle quando l'adrenalina ti scorre nelle vene pompata a ritmo tachicardico da un cuore proiettato in un 'esperienza irreale...Ognuno di coloro che non si sarebbe esibito aveva un compito ben preciso..da colui che avrebbe detto ai tecnici del suono quando e quali pezzi mandare per ogni artista a colui che pensava alla scaletta e a chiamare nei tempi giusti tutti coloro che man mano si sarebbero esibiti...a metterli in ordine in fila indiana davanti alla porta sul palcoscenico e a cazzìarli, quando esageravano con le voci eccitate dal loro essere "i prossimi"...Solo ieri, per la prima volta ho visto i ragazzi del club come un gruppo...tutti uguali davanti alla paura, tutti uniti nell'incoraggiarsi e nel cercare di aiutarsi nell'impacciato tentativo di rimediare a quel qualcosa che irrimediabilmente va storto, un minuto prima di entrare..."A me manca il tavolino...mi presti il tuo, tanto tu ti esibisci alla fine ?"..."Mannaggia, datemi un microfono...si sta aprendo il sipario...dov'è finito quel maledetto microfono ?"...Per quanto mi riguarda...io ero uno di loro...fuori concorso...fuori luogo...ma comunque uno di loro...Ci sarebbero stati i sei ragazzi in concorso, IO e poi i professionisti...quelli che la magia la fanno di mestiere...non in quest'ordine comunque...io sono stato l'intervallo tra i primi e i secondi "tre" concorrenti al premio...l'unico comunque che aveva un numero parlato...Ero praticamente il quarto...Inizio a sudare...vestito, giacca e cravatta, iniziano a sembrarmi una camicia di forza...le voci intorno a me diventano un ovattato rumore di gente che ti chiama da un'altra dimensione e ti accorgi che hai un cuore perchè lo senti esattamente lì dov'è, battito su battito...rimane solo il terzo concorrente...ogni volta che lascia un gioco per prenderne un'altro, ho il terrore che sia l'ultimo e poi toccherà a me...inizio a sparlare...a ripetermi che andrà tutto bene..che lo dovevo a me stesso...che sapevo che il momento del terrore sarebbe arrivato e l'avrei dovuto superare in un modo o nell'altro...Curiosamente noto vicino a me uno dei grandi nomi della prestigiazione italiana, "Milton" che quale membro della giuria, si era riservato il diritto di osservare i concorrenti dalle quinte e non dalla platea...Lo guardo in faccia e come un pazzo gli faccio "signor Milton..! mi dica..! Come si fa a superare l'emozione e l'ansia da palcoscenico ?"E lui, con un'espressione da "nonno", mi fa placidamente rassegnato..."Quella non la superi...entri in scena e ti passa"...Eccomi oltre il sipario...recupero un microfono a volo e guardo il pubblico...loro si aspettano qualcosa da me...e so già di partire svantaggiato perchè ciò che faccio io ai bimbi non piace...Già...era il primo di due spettacoli...quello delle 15 e 30..l'halloween magic show...Davanti a me circa un centocinquanta tra genitori e bimbi...(tipo cento bambini e 50 genitori)...nello spettacolo serale ci sarebbe stato un pubblico prettamente adulto, ma in quello si esibivano solo i professionisti...Il mio numero consisteva nello chiamare una persona sul palco, farle scegliere uno di tre libri dopo averli controllati e da questo farle leggere le prime 10 righe di una pagina a caso e farle cercare di trasmettermi telepaticamente la scena descritta nella pagina stessa... scena che io avrei dovuto "ricevere" telepaticamente e rivelare...E' un attimo...o decidi di vivere o decidi di morire...Ma se decidi di vivere...devi diventare il Dio di te stesso e fare miracoli...L'emozione era sparita...ora era una guerra...tra me e loro, tra il mio orgoglio e i loro portafogli alleggeriti del prezzo del biglietto..."BUONASERA..." "Manipolazione, illusioni...io cercherò di parlare di mente e pensiero...e per fare ciò ho bisogno dell'aiuto di una persona del pubblico...uno di voi...un adulto...""per scegliere uno di voi userò il mio assistente..." e tiro fuori un mio vecchio orsacchiotto e lo mostro... Quasi inpercettibilmente all'inizio e poi deciso alla fine, un scroscìo di argentine risate dei bimbi, accoglie il mio improvvisato assistente...e lì capisco...avrei potuto fare di tutto...erano super eccitati...i pargoletti, non sarebbero stati un problema...bisognava miracolare i genitori...Lancio l'orso tra il pubblico e chiedo alla prima persona disponibile nei pressi della "caduta" di riportarmelo e quindi di stare con me sul palco...Sale una ragazza che avrà avuto tipo 17 anni che tutta eccitata mi restituisce l'orso...Non mi dilungherò sul numero...Ma lei prende realmente un libro a caso dopo averli aperti e visti come normali, tutti e tre...lo apre in un punto qualsiasi...una pagina a caso...addirittura l suggerisco di usare le prime 3 cifre di un pin-number o di una data conosciuta solo a lei per scegliere la pagina.Una volta scelta le chiedo se vuole cambiare pagina e la stessa domanda le richiedo dopo che ha letto metà della pagina scelta...la scelta è sfacciatamente libera...spudoratamente casuale...La prego inoltre con sadica ironia di confrontare la storia che ha letto in quella pagina con le due pagine prima e dopo, per vedere se ci potessero essere copie della stessa storia...niente...tutto pulito...Ora è tutto nella sua testa...una storia come un piccolo film...che prende vita nella memoria della mia improvvisata assistente...Prendo un enorme block notes e usando pennarelli con una punta enorme, inizio a scrivere ciò che inizio a "ricevere"..."donna","inviti/ballo", "stanza con vestiti", "farsi notare" "vestito più bello" "occasione unica", "senso di disagio"...Cerco di formulare una storia...un qualcosa che abbia senso..."una deve andare ad un ballo o cena e cerca in una stanza piena di vestiti quello più bello per far colpo su di lui,ma mentre si veste avverte un senso di disagio.. "Chiedo alla ragazza di leggere per la prima volta ad alta voce quella pagina...Leggo la riuscita nei suoi occhi...ma per gridare al miracolo la gente lo vuole formalmente..Lei inizia a leggere e mentre descrive ESATTAMENTE la scena che avevo predetto poco prima, io sollevo il mio block notes per palesare l'esatta corrispondenza tra le due cose...L'applauso, lieve e poi sempre più forte, nasce spontaneo...e so di aver fatto le cose per bene...la scena era mia...avevo spremuto applausi da un pubblico che non era adatto a me e se in qualche modo forse anche ad uno solo di loro ero piaciuto, avevo provato a me stesso di aver fatto bene le cose e di aver fatto bene a non desistere...a non abbandonarmi alla appanicata voglia che avevo avuto solo pochi istanti prima di voler scappare via e non fare il numero..Tra applausi e sipari...mi defilo...dalle quinte al pubblico, passando attraverso i camerini...mi siedo tra il pubblico nel modo più anonimamente possibile...Una siglora bussa alla mia spalla e dice "Lei mi deve assolutamente dire come diavolo faceva a sapere...