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L'auto nel mezzo...(e non è "ut")

Post n°45 pubblicato il 30 Luglio 2011 da powder29
 

 

La nostra natura se tradita....prima o poi ritorna a prendercisi...

sì, non c'è che dire...se la tralasci, la magia che c'è nel mondo finisce per riattirare la tua attenzione in modi assolutamente inaspettati...

Questo è uno de motivi per cui ho deciso o meglio sentito il bisogno di tornare a scrivere...

Molte cose sono accadute negli ultimi mesi...tante avventure e diversi sfortunati eventi che uniti, mi sbattono in faccia la caducità delle varie situazioni a cui mi ero o speravo di abituarmi...

Di recente non vado più al cinema o meglio ci vado solo al massimo 3/4 volte all'anno e per questa cosa già sento il bambino che è in me e a cui avevo promesso di non tradire la nostra capacità di sognare, ribellarsi prendendomi a calci dall'interno...e mi chiedo...le donne incinte provano una cosa simile ?

In realtà credo che questa cosa del cinema sia da analizzare... o più che altro il mio rapporto con l'andarci.

Ho notato che mi gusto il film solamente se sono in compagnia...solo se posso condividerne le emozioni...e mi sono chiesto perchè...la risposta è giunta e si sposa alla perfezione con un'altra analisi che facevo in questo periodo su me stesso riguardo alla capacità di capire i pensieri altrui durante le mie esibizioni di mentalismo...

Ecco...credo che l'empatia sia in me più forte di qualsiasi altra caratteristica...è come se per vedere le cose dal mio punto di vista, io necessiti di paragonare il tutto ad una seconda ottica...in pratica, credo di funzionare come uno di quegli avvenieristici scanner tridimensionali che hanno bisogno di almeno due "passate", una nel senso dell'altezza e l'altra nel senso della larghezza, per ricostruire l'"immagine" virtuale di un oggetto nell'interezza delle sue originali tre dimensioni.

Avete mai sentito "a pelle" che qualcuno vi sta antipatico per poi scoprire che la cosa era reciproca?

Ecco in base alla mia personale esperienza, quell'istintivo "sentimento" non è altro che un rispecchiamento subconscio di ciò che percepiamo essere i sentimenti dell'altra persona verso di noi...

A volte è semplicemente notare una microespressione facciale altre volte è il vedere un apparentemente innocente grattata sul naso, ma sempre e comunque, se acquisita la capacità di "vedere" a livello istintivo, si "sente" un certo "qualcosa" per un certo "qualcuno"...(notare la fiera delle virgolette)

Ora a questa mia caratteristica, se ne unisce un'altra che ho scoperto solo di recente e sarebbe quella di avere un assoluto ed estremo (ed aggiungerei egoistico) bisogno di riconoscimento...

E' come una droga che se vedo anche se solo  in lontananza la possibilità di avere, DEVO avere a tutti i costi...

Ora, come si sposano le due cose? e come c'entra il cinema?

In pratica immaginate di fare qualcosa di meritevole e qualcuno vi vede mentre la fate...magari uno sconosciuto... ora immaginate di girarvi verso questo straniero e di sentire dentro di voi un misto di ammirazione/gioia/approvazione  per lui e non sapete perchè...

ecco, quando capita questa cosa a me, vuol dire che quella persona mi sta ammirando ed il fatto che sia una persona che non ha pregiudizi positivi nei vostri confronti, vuol dire che quella che avete di fronte è ammirazione pura e oggettiva, distillata e servita su un piatto d'argento...non è meraviglioso?

Bene...spero di essermi spiegato in maniera inequivocabile.

Di recente quelli che erano i miei "amici" di uscita, come me sono cresciuti e lavorano...ma solo io lavoro di notte e sto a casa di giorno...quindi con molto tempo e nessuno con cui condividerlo...non che non ami la solitudine, mio primo e ancora insuperato amore, ma certe cose da soli non le puoi proprio fare...soprattutto se sei un empatico (...curioso..l'ho detto come se fosse un tipo di razza...).

Ora, immaginate di andare al cinema da soli...e di trovarvi a sorridere per le scene divertenti, girarvi  per avere uno sguardo di approvazione/gioia/ammiccante complicità...e trovare una signora che cerca di togliere i popcorn dai capelli del figlio o un ragazzino diciassettenne che limona con la ragazza...oppure di essere al culmine di una scena di giusta vendetta in un film d'azione (e per giusta vendetta intendo quando il buono alla fine del film, arriva a schiaffeggiare il megaboss finale dopo aver rotto le ossa a tutti i suoi scagnozzi, solo perchè tutta questa malvagia organizzazione lo aveva disturbato organizzando per errore con una sparatoria dalle parti della casa del nostro eroe  distogliendolo dalla sua meritata pensione da ex superspia della cia...)e di non avere nessuno a cui dire "batti il cinque!! in un attimo di onnipotente cameratismo maschile...

Ora immaginate oltremodo il vostro amico che vi guarda con immensa gratitudine perchè siete voi e solo voi che conoscendo trame ed orari gli avete proposto quel pomeriggio di andare a vedere quel meraviglioso pozzo di immaginazione che è risultato essere quel film...di sentire quel legame che è secondo solo all'amore gay  che solo due amicissimi possono provare...e immaginate di sentirlo empaticamente amplificato!!!

Andreste più al cinema da soli?

Ok...dov'ero?

Ah...il filo del discorso...eccolo li...(e senza rileggere!)

Tutto questo preambolo per parlare di un piccolo apparentemente insignificante episodio risalente a mercoledi mattina...

Uscivo dal lavoro piuttosto stanco e provato...davvero una di quelle mattine che neanche l'ipotesi di cornetto e  cappuccino superano la voglia di letto e dormire a due cuscini "fetalmente" abbracciato...

Solo per un'ultima commissione lavorativa, percorrevo quella che non è la mia solia strada verso casa e mi trovavo in una scomoda strada sottocavalcavia con passo lento , pregustando un di li a poco giungente meritato riposo, quand'ecco che davanti a me, come se fosse stato il posto più naturale del mondo, esattamente e millimetricamente a metà della via una piccola auto...credo fosse una di quelle compatte dipo una peugeot 107 o giù di lì...

D'impatto ho pensato ad una signora che intenta a far manovra si era ricordata di cercare il rossetto nella borsetta, decidendo di cercarlo nell'esatto istante in cui le era venuto il dubbio di esserselo perso e cioè a metà manovra...e cosi ho accennato ad un breve ma deciso colpo di clacson...giusto in tempo per precedere un altro suono che da dietro di me veniva inviato da una ragazza che aspettava dietro di me...guardo lei e mi accorgo che altre due auto intanto stanno giungendo dietro di lei...

Era proprio il caso di accertarsi che l'ipotetica signora non stesse realmente cercando un rossetto o al limite sbrigarmi nell'aiutarla a trovarlo...

Scendo, mi avvicino all'auto e noto con stupore che è vuota...

Un parcheggiatore anticonformista? L'uomo invisibile? Nel gitro di pochi secondi almeno una novatina di variegate e disomogenee ipotesi si sono affacciate alla mia mente cercando di non rompere lo schema "normalità" su cui ero impostato...

Giusto 5 secondi e gli indizi atti a farmi capire la soluzione al mistero mi balzarono violentemente agli occhi...l'auto era in diagonale con il muso verso il marciapiede proprio in un punto in cui c'era un posteggio libero...sembrava proprio scivolata via da quel posto per finire in mezzo alla via...gli sportelli erano chiusi, ma il freno a mano non mi sembrava alzato...ed è bastata una leggera spinta affinchè io avessi conferma della mia improbabie ma unica teoria...l'auto parcheggiata senza frenare, era scivolata indietro in mezzo alla strada...

Ora io volevo tornare a casa ma non volevo una di quelle ridicole scene da youtube del tipo "tizio che cerca invano di spostare automobile da solo!"...

Fatto stà (odio questa espressione!! fatto stà?!?! ma che vuol dire?) che ricorrendo alla forza di grayskull(he-man) e all'energia solare (daitarn 3), mi accingo a spingere l'auto verso il suo iniziale posto di sosta e incredibilmente, dopo un mionimo di rincorsa, la sposto con discreta nonchalance (e qui chiedo scusa a me stesso per aver usato una parola francese dopo essermi ripromesso di non farlo mai più), tanto da farla anche risalire il gradino scosceso di quel marciapiede parcheggiabile, riportandola fin su...al bordo esterno opposto dello stesso...

Ora fin qui tutto ok...se non fosse per il fatto che appena lasciata l'auto questa non inizia prepotentemente a tornare verso di me, ripercorrendo quella pendenza che evidentemente era stata la causa di quel primo spostamento insieme alla non immissione del freno...

Insomma, mi ritrovo a dover reggere come in una scena di quei film di superman, l'auto che stava pericolosamente scivolando giù verso la strada...e già il titolo su youtube cambiava nella mia mente in "tizio schiacciato da auto che prova a trattenere con le mani...incredibile"...

Ora...sarà che quell'auto fosse davvero leggera..sarà che io fossi davvero forte..sarà che la mia paura di fare una figura di merda davanti a 4 auto in fila mi rendeva il cugino di hulk, ma faccio indietreggiare l'auto un po' alla volta fino a raggiungere un punto di equilibrio tra strada e marciapiede con tre ruote su e una giù...giusto quel po' che bastava per farla stare ferma...(da sola)...in un punto che permettesse a tutti di passare...

In un battibaleno mi accingo a risalire in macchina per fuggire via da tutta quella "instabilità", quand'ecco che per un secondo lo sguardo fugge via verso quelle altre auto in fila...quei guidatori testimoni loro malgrado di cotanta disavventura...

Ed eccoli li...docili...simpatici...e grati...ammiccanti in sorrisi compiacenti, che mi salutavano...salutavano il liberatore della fila...colui che per 5 minuti aveva regalato loro un'immagine diversa da quella che avrebbero mai potuto aspettarsi da quella strada sotto un cavalcavia...per 5 minuti avevano sperato che ce la facessi a spingere o magari riso all'idea che non ce l'avrei fatta...un riscontro di emozioni enorme...tutte in bella esposizione dal parabrezza delle loro auto...

Non so spiegarmi il perchè quell'auto fosse li in quel momento e il perchè io fossi il primo della fila e non ci fossero altre auto ferme prima di me...non so spiegarmi neanche il perchè proprio quella mattina io fossi li in quel percorso alternativo...né tantomeno  ho la benchè minima idea del perchè chiunque fosse il proprietario di quella macchina l'avesse lasciata li senza freno ne marcia ingranata e neanche il perchè l'auto avesse aspettato il suo allontanarsi prima di rotolare giu' verso la strada...e fidatevi...il lasciar correre non è proprio la mia religione...

So solo che in una mattina di una settimana di un periodo fatto di corse  a testa bassa, di lavoro e impegni...qualcosa ha bussato alla mia porta e mi ha detto "Hei...datti una calmata...ricordi chi sei tu?"

Beh...eccomi qui a scriverlo...a dirlo al vento come se sapessi che ora c'è un vento...come a ringraziare il mio personale "Aladino" per aver trovato la mia lampada e invece che gettarla via ha deciso di sfregarla per vedere cosa succedeva...e nel farlo mi ha ridato i poteri che non usavo da un po'...o meglio...mi ha visto uscire dalla lampada e come se  fosse la cosa più naturale del mondo ha gridato "UN GENIO!" ridandomi di nuovo coscienza di me...

Beh grazie Al...per aver letto i miei post...per aver espresso il desiderio di leggerne altri...beh...questo post è tuo...sgangherato...approssimato...ma da qualche parte dovevo pur cominciare, no?

Del resto...anche tu...quando vedi un genio...non chiedi sempre come primo dei tre desideri, di poterne avere altri, anche se sai che non è possibile?

Grazie...ora sono di nuovo libero...

 
 
 

Saggia attesa

Post n°43 pubblicato il 19 Dicembre 2010 da powder29

A volte credo che l'attesa sia portatrice di saggezza...quante volte vi siete trovati ad attendere con ansia l'arrivo di un certo momento...magari un momento in cui avreste dovuto fare un'azione o parlato a qualcuno e durante l'attesa di quel momento capite che non dovete assolutamente portare a termine il vostro intento?

La mia natura calcolatrice, mi porta a passare di solito tutto il tempo di quell'attesa a pianificare l'azione da compiere...le frasi da dire...i gesti da eseguire...scrivo la mia sceneggiatura, come nei migliori film...pianifico strategicamente ciò che è da avvenire...

Nel bel mezzo della pianificazione, a volte ci si rende conto che avevamo deciso di fare quegli intenti, in modo avventato e istintivo...e più ci si pensa e più sembra che stiamo sbagliando strada...che forse...non è il caso di proseguire su quella via.

Si, lo so che potrebbe essere banale e scontato quanto sto dicendo, ma mi trovo proprio in uno di quei momenti di attesa...e credo proprio che stavolta mi farò i fatti miei...e comunque...dovevo pur passare il tempo in qualche modo, no?

 
 
 

La ricerca dell'infelicità...

Post n°41 pubblicato il 05 Maggio 2010 da powder29

Ciao...

Questa notte è fresca...

E' un pò che non scrivo sul blog e sinceramente non sapevo neanche se l'avrei mai più rifatto...ne se alla fine di questo nio digitare posterò il tutto...

Ho sentito il bisogno di confrontarmi con gli altri...credo sia stato questo...

Stavolta, forse per la prima volta non ho risposte, ma una sola grande domanda...

Tutto sembra stia girando per il verso giusto...chi avrà letto i miei precedenti post, sa che ora lavoro in un albergo...un enorme Best Western da 88 stanze e neanche un mese fa mi hanno rinnovato il contratto per un altro anno, per poi passare all'indeterminato...

La magia va bene...

Insegno e col Mental night, mi esibisco nei locali, con grande successo...

E benchè lavoro e arte paghino arrivare a fine mese è comunque un impresa, ma non mi lamento...non se ripenso al 2009... 

Eppure, ho in me un senso di profonda insoddisfazione...un vuoto...che non riesco a colmare...

E cosa ancor più grave...per la prima volta, non ne capisco il perchè...

La mia enorme capacità di autoanalisi si è presa un periodo di vacanza...

E sono rimasto faccia a faccia con quel vuoto che mi guarda come un bimbo che aspetta che io gli compri una caramella che gli avevo promesso senza ottenerla...e io lo guardo a mia volta sentendomi in colpa per le mie mani vuote...

Cosa, devo a me stesso che non ancora mi sono concesso ?

Si, lo so...detta cosi alcuni risponderebbero che mi devo una serie di sedute dallo psicanalista e magari avrebbero anche ragione...

Ecco...credo sia tutto...tutto ciò che avevo da dire...

Per ora mi sento stanco...avete presente la domenica sera...la fine del week-end a casa, quando prima di addormentarvi, pensate che domani tornerete a lavoro, ma tra famiglia e impegni non vi siete riposati affatto ?

La mia vita è ricominciata alla grande...casa nuova, lavoro nuovo, città nuova...ma la stanchezza della ricerca che ha preceduto tutto ciò è ancora qui, che urla vendetta nella mia mente e non posso fermarmi a riposare...non posso concedermi pause in questo nuovo esaltante inizio...e come se non bastasse c'è quel vuoto, che mi accompagna...come se fosse l'unica, grande e importante costante che posso pretendere dalla vita...

 
 
 

Coming back to life...

Post n°40 pubblicato il 01 Settembre 2009 da powder29

Era da molto che pensavo che un giorno avrei scritto questo post...
Più che un progetto però era una speranza...la speranza di ritornare a vivere.
Si, magari a chi legge potrà sembrare esagerato, ma fino ad oggi, 31 agosto, ho vissuto in un maledetto limbo.
Più o meno lo stesso descrittovi qualche tempo fa, ma la situazione si è protratta per 8 lunghi mesi...
Oggi, una telefonata mi annunciava che tutto è finito e che tra breve l'ultimo tassello per comporre il mio personale puzzle di vita "perfetta" si aggiungerà alla collezione...
Ma andiamo per gradi...
Rimasto senza lavoro, come già scritto in precedenza mi sono visto costretto ad accettare il compromesso di dover fare un lavoro che purtroppo, giusto per usare un eufemismo, “non è nelle mie corde”…

Ora, non mi sento di rinfrescare alla memoria la lunga serie di umiliazioni che ho dovuto subire in questi mesi, né il dolore e il senso di colpa nei confronti di chi mi sta vicino, vi basti solo sapere che questa esperienza ha cambiato la mia vita…il mio modo di vedere le cose e l’importanza che davo a certi aspetti della quotidianità…

La mia meticolosa natura di analista, mi ha spinto in questo periodo a notare tutti i cambiamenti nei miei punti di vista, e le quasi impercettibili nuove sensazioni che ho dovuto imparare a provare…

Per assurdo, sono stato bersagliato dalla colossale marcia di un esercito di luoghi comuni, che mi hanno pesantemente ricordato quale fosse il giusto ordine da dare ai valori della mia vita.

Si…davo per scontate molte cose…

Odio dirlo, ma nella mia incessante ricerca del “conquista e metti da parte”, mi ero ridotto a sottovalutare un pericolo che conoscevo benissimo e stavo correndo consapevolmente, perché diciamocelo… finché tutto va bene, chi non risica non rosica…

Il punto è che poi di colpo, l’enorme bastione di mattoni dalla perfetta cesellatura, è venuto a crollare perché costruito su fondamenta che credevo indistruttibili…

Il primo cambiamento e anche il più difficile, fu l’accettazione della consapevolezza della caducità di tutto ciò che mi circonda…di colpo realizzai di non poter contare più su niente…mai più certezze…mai più quella sicurezza che permette di abbassare il livello d’allarme…credo che sia stata la cosa peggiore da imparare…

Poi, venne l’aspetto pratico.

Il senso di colpa, il non riuscire a godere neanche una mezza giornata a casa sul divano, perché era tempo che in pratica rubavo al cercare la quotidiana sussistenza.

Vogliamo parlare della compassione altrui ?

Quegli occhi di chi ti guarda e pensa “povero amico mio” e poi “mi devo sicuramente ritenere fortunato rispetto a lui”.

Il dover sempre dire grazie a tutti, per il prestito, per il favore, o anche solo per la colazione offerta e che sapevo non avrei potuto ricambiare…

Una delle cose che più mi deprimeva era l’idea che un muratore con esperienza aveva molte più possibilità di lavorare di me…mi sentivo come l’ebreo, professore di storia che nel film “schindler’s list” volevano rispedire nel ghetto perché “non necessario”, e lui continuava a ripetere <che vuol dire non necessario ? da quando imparare la storia non è necessario?>

Ecco, non solo ero senza lavoro, ma tutto ciò che ero e tutto ciò che nella mia intera vita ho faticato per imparare ad essere, tutte le mie capacità, e le mie caratteristiche peculiari risultavano assolutamente inutili e inutilizzabili se non in un perfetto mondo immaginario…immaginate…io…qui…non servivo a nessuno.

Come ogni racconto che si rispetti, non poteva mancare la ciliegina, dolce e succulenta che completa anche la più marcia delle torte…

Per mesi casa mia è rimasta invenduta in fondo allo scaffale dell’agenzia a cui l’avevo affidata, e dopo aver perso il lavoro la cosa mi rassicurava alquanto, perché non avrei retto anche l’idea di dover ricomprare casa e traslocare…  ma ecco che sul più bello, arriva un’offerta che non potevo rifiutare senza andare incontro al pagamento della provvigione all’agenzia stessa…in sostanza funziona cosi…se tu dai il mandato ad un’agenzia per vendere la casa ad un prezzo assurdo, e dopo sei mesi quella non la vende, nulla di fatto e amici come prima, ma se putacaso c’è qualche folle che accetta la tua richiesta, anche se non vuoi più vendere, l’agenzia ha comunque diritto alla sua percentuale, che di solito è un casino di soldi…

Che mi va a succedere?

Vendono la mia casa ad un prezzo di tutto rispetto, ma appena sufficiente per comprarne una nuova, lasciandomi gli oneri della provvigione all’agenzia, il trasloco, e i contorni vari quali allacci, idraulici, elettricisti, muratori, piastrellisti e chi più ne ha più ne metta, accidenti a loro…

Ora, tutto ciò, oltre a minare ulteriormente la mia sanità mentale, ha messo un carico da mille sui favori che ho dovuto chiedere qua e la in cerca del modo più economico di trasferire tutta la mia esistenza dalla casa dove sono nato (sigh) alla mia attuale dimora.

Posso tranquillamente riassumere gli ultimi otto mesi come (giusto per aggiungere una citazione) una lunga serie di sfortunati eventi, se vogliamo aggiungere l’incidente con l’auto, la batteria scarica (sempre dell’auto) e una brutta emiparesi facciale dovuta ad un consistente quanto piacevole colpo d’aria condizionata nell’orecchio…

Sono piuttosto stanco…e mi sarei anche praticamente rotto le palle !!

 

Aprile…

Ad aprile, sostengo un colloquio, per il posto di portiere di notte in un albergo di nuova costruzione…un Best western 3 stelle superior…

A mio avviso credo di aver dato una buona impressione e di aver fatto capire quanto io sia ferrato in materia.

Ma non sono molto pratico nei colloqui e le mie potrebbero essere state solo conclusioni errate, dovute al barlume di speranza che l’evento aveva lasciato in me…

Salutato col solito “le faremo sapere”, metto comunque la cosa in stand-by senza contarci più di tanto…oramai avevo imparato la lezione e gli allori li evitavo come la peste…

 

Maggio…

Il 31 maggio mi arriva una mail, dove mi viene detto che l’hotel aprirà i battenti a settembre e che nella fine di agosto avrebbero avuto il piacere di rivedermi in presenza del direttore di quest’ultimo…

Beh…non ero mai arrivato ad un secondo colloquio e a dir la verità erano stati ben pochi anche i primi…

Una fiammella di speranza, soffocata da mesi di melmose e dense delusioni, stentava a rimanere accesa e ha covato silenziosa fino allo scorso 25 agosto…

 

Agosto…

Il 25 alle 12:27 ricevo una telefonata sul cellulare da un numero sconosciuto…

<Salve, sono XY, il direttore del nuovo albergo…beh oramai siamo agli sgoccioli e alla fine di settembre finalmente apriremo i battenti… la volevo informare che giovedì 27 alle 12:30, avrei il piacere di conoscerla…è disponibile a quell’ora?>

Inutile dire che col cuore in gola ho accettato giorno e ora.

Il giorno 26 è stato angosciante, ma ancora il bello doveva venire…domande a raffica partivano dal mio subconscio per interrogare la mia coscienza per mettermi atroci dubbi.

Non ha detto secondo colloquio, ha solo detto che voleva finalmente conoscermi, ma nella mail di maggio si parlava come di un secondo colloquio…che nel frattempo i giochi fossero stati chiusi ?

Magari avevano già deciso e io dovevo solo conoscere il direttore…

Oppure ero ancora in una folta schiera di candidati e il direttore sarebbe stato solo l’ultimo filtro ?

Immaginate cosa avrebbe potuto significare tutto questo per me…la fine di un incubo o della speranza…

Giovedì 27 arrivò fin troppo presto…le 12:30 furono temporalmente distorte alle 7 di mattina, tanta fu la celerità del loro arrivo…

Io mi presentai nell’ ufficio dell’altra volta, alle 12, per far vedere quanto fossi bravo e puntuale…

Dopo una attesa di più o meno 20 minuti (ma potevano essere anche 10 o un secondo…per me durò all’incirca un secolo)…un deciso <prego, si accomodi>, interruppe la mia cacarellante attesa…

Beh, per farvela breve, c’erano gli stessi due della volta precedente, che ho intanto scoperto essere l’uno, facente parte di una agenzia che si occupa di aprire hotel, dalla selezione del personale alla scelta del tovagliato e l’altra (dolce e carinissima signorina) la niente popò di meno figlia del committente, nonché proprietario ultramegagalattico di tutto l’hotel e il centro industriale/artigianale in cui sorgerà.

I due, mi avevano dato la possibilità di essere lì per una seconda volta e avrei voluto abbracciarli di cuore…(specialmente lei)

Il gentile ragazzo che mi aveva accompagnato dentro era lo stesso che mi aveva convocato due giorni prima cioè il direttore XY…

Mi fanno subito capire che ero lì per mostrarmi anche a lui, che avrei dovuto parlargli di me ne più ne meno che come avevo fatto con loro ad Aprile…

Si può dire che se c’è una cosa che lo spettacolo ti insegna , sicuramente è come reagire nelle situazioni di panico, quando entri in un teatro gremito di gente o ti alzi in una tavolata di persone che ti guardano ansiose di vedere cosa hai da proporre loro…

L’unica cosa da fare è buttarsi e parlare nel modo più “solito” possibile, dove per solito, intendo come se fossi un cameriere che porta un caffè al presidente degli stati uniti, senza sapere che è lui… sei gentile, ma ti esprimi tranquillamente, senza l’ansia di dire qualcosa di fatalmente sbagliato, in altre parole agire come se si stesse parlando davanti a qualcuno dal quale NON dipenda il nostro futuro…

Credetemi…questa capacità si acquista per disperazione…se sei obbligato a parlare con qualcuno e sai che il balbettio che ti creerebbe l’emozione avrebbe risultati peggiori di frasi inesatte ma dette con sicurezza, vai e ti butti a testa bassa…finisca male…purché finisca…

<Allora grazie, la prossima settimana le faremo sapere la risposta definitiva, perché stiamo valutando anche altre persone.>

A dire la verità questo continuo rimandare, stava per uccidermi…

Era giovedì e avrei dovuto aspettare come minimo lunedì.

Da tre a otto giorni e mezzo per avere la conferma definitiva di quel che ne sarebbe stato della mia vita.

Venerdi, sabato e domenica, ho trattato male chiunque, a dispetto del mio credo, avevo i nervi a fior di pelle e mi rifiutavo di sperare…di credere anche per un solo istante che avrei ricevuto risposta positiva…

Neanche per un secondo avrei permesso ad una risposta negativa di spezzare un eventuale castello in aria…perciò non ne ho fatti…stavo li zitto a condividere i miei giorni, con persone che già erano pronte a festeggiare con simboliche bottiglie di spumante tra le mani…ancora  più incazzato perché mi si accusava di essere negativo e di non avere entusiasmo…

Credevano che ci speravo meno di loro, pensavano che mi portasse male.

E intanto rincaravano la dose sul mio stato…facendomi stare da male a malissimo, come oramai da sempre fanno tutti quelli che mi circondano quando prendo male una notizia…

(segue...)

 
 
 

...segue

Post n°39 pubblicato il 01 Settembre 2009 da powder29

Lunedì 31 agosto, ore 12:24

 

 Non pensavo che mi chiamasse proprio lunedì, ma evidentemente la decisione era già stata presa quel famoso giovedì dopo il mio colloquio.

Una banale conversazione sul cosa mangiare a pranzo, fu interrotta dallo squillo del mio cellulare sul quale appariva chiara la scritta di chi mi chiamava :”direttore XY”.

Ovviamente avevo salvato il numero in modo da sapere che fosse lui prima di avere di nuovo a che fare con la sua voce, sapete quanto odio le sorprese, no?

 

>

 

( e intanto pensavo ?)

il nome del concorrente che uscirà dalla casa del grande fratello ?>)

<… proprio per questo, tornando a noi, le volevo dire che la nostra scelta per quanto riguarda la mansione di portiere di notte…>

C’ha messo pure la frase di rito in mezzo… e a me tremano le gambe>)

<…è ricaduta su di lei.>

 

Beh…anche adesso, nello scriverlo, mi viene da piangere…

 

Ma la cosa più interessante, è venuta dopo…durante il discorso in cui mi dice che il posto di portiere di notte è da lui ritenuto importante se non posto chiave, da non ritenersi semplice guardia all’hotel, ma con dignità pari alle altre e da svolgere con diverse mansioni importanti quali la gestione dei siti ecc…

Io, tra un e l’altro, ad un certo punto dico …

Lui, si interrompe e poi ricomincia…:  o conoscevano venti lingue, ma che non mi dicevano nulla a livello umano… quel qualcosa che ho visto in lei, nel suo modo di parlare, in quello che diceva e in come si mostrava, ed è cosi che vorrei impostare il carattere dell’hotel.>

Ecco, non credo che sia abbastanza chiaro a chi legge, l’importanza di queste ultime parole…

Mi spiegherò meglio.

Negli ultimi 8 mesi condividevo le mie giornate con persone che mi facevano notare tutti i giorni quanto ciò che sono fosse inutile…

Ora, per quanto una persona possa essere allenata a vedere le cose con distacco e fredda capacità di analisi, a livello subcosciente l’influsso di queste martellanti suggestioni, iniziava ad intaccare la mia poderosa corazza di autostima, come la tortura della goccia cinese che nei mesi arriverà a bucarti il cranio per poi distruggerti il cervello, l’essere circondati da “maestri” nella loro “arte” che non fanno altro che dirti che tu in quest’ ultima sei incapace e se non riesci in questo non riuscirai mai in nulla, iniziava a debilitare anni e anni di lavoro sulla mia personalità.

Come sono solito fare in questi casi, onde evitare influenze esterne, tutti i giorni, a fine serata mi ripetevo che io non ero sbagliato, che avevo determinate capacità, che in questo momento non potevo sfruttare e mi mancavano altre capacità che non sapevo cosi di moda, e che ora mi erano necessarie, tipo prendere decisioni senza pensare alle conseguenze solo per mostrare sicurezza e velocità nel prenderle, oppure avere la sibillina capacità di azzeccare il momento di chiedere il permesso di fare qualcosa perché chiedere denota rispetto oppure il momento di fare la STESSA cosa di mia iniziativa perché quelli che “hanno le palle” osano senza chiedere…

Il tutto condito con la pesante ombra del rinfacciarmi quanto la mia condizione potesse rendermi un terribile peso economico (e non perché mi pagassero, ma perché non facevo guadagnare) e un enorme fastidio a livello pratico…(avete presente la frase ?)

Ebbene il martellante e costante assedio in questo senso, stavano minando seriamente ciò che io pensavo di me stesso…iniziavo a pensare di essere sbagliato…

Poi questo ragazzo, questo direttore mi viene a dire che non mi ha scelto perché io fossi bello, aitante, superpreparato o genialmente pronto, (non che non lo sia è chiaro…) ma perché il come parlavo…come agivo…come mi muovevo…come mi mostravo e ciò che dicevo, in pratica ciò che ero, dimostravano un fattore umano che andava ben oltre ciò che poteva dare una qualsiasi preparazione tecnica, e questo, solo questo ha fatto la differenza tra scegliere me o qualcun altro…ciò che ero…ciò che SONO…mi ha contraddistinto e messo in risalto tra la folla…

Sono stato fortunato…

Credo che il mentalista che è in me abbia fatto il suo ruolo in tutto questo, lo studio delle persone, i comportamenti, il capire il pensiero dagli sguardi e dai movimenti del corpo mi abbiano in fine avvantaggiato e creato ciò che è stata una empatia reciproca stando a quanto dice il direttore XY…una cosa è sicura…nessuna delle tecniche mentali da me conosciute sono state applicate a livello conscio quel giorno, ma credo che inconsciamente ora ne faccio un uso abbondante…fanno parte di ciò che ora SONO…

E credo, ricomincio a pensare ora, un po’ alla volta che ciò che sono non sia più cosi sbagliato…anche se per ora lo dico solo a me stesso a bassa voce…

Ora però, tutto questo non volermi entusiasmare per non rimanere deluso si è cronicizzato in me…non riesco a godere della mia buona notizia…non riesco a sganciare il moschettone di sicurezza anche ora che la scalata è finita…ho paura…

Di quando in quando, sprazzi di consapevolezza, mi inondano di gioia che subito reprimo…penso a ciò che potrà andare male…al prossimo passo…

Mi ha detto che in una quindicina di giorni mi faranno firmare una cosa chiamata “impegno di assunzione” su cui ci sarà una data di firma del contratto…penso sempre che 15 giorni sono lunghi e che nel frattempo potrebbe succedere qualunque cosa…

(per chi stesse pensando che sono pessimista e/o negativo e che non devo esserlo, eviti di dirmelo, primo perché vi sto dicendo proprio questo, secondo perché vi dovete mettere in fila e attendere il vostro lontanissimo turno, ok?)

Comunque, posso dire di stare sicuramente meglio di due giorni fa… quando tutto nella mia testa era tarato a fare programmi che prevedessero una vita a “tirare a campare” e devo ancora fare uno sforzo non indifferente per entrare in un bar e fare colazione, senza sentirmi in colpa…ci sono cose che vorrei fare il giorno dopo la firma del contratto di assunzione…un pc portatile, il dvd di Ironman e forse una bici, visto che dove abito ora è tutto in pianura… è una vecchia abitudine quella di pormi un obiettivo con conseguente premio…mi ricorda tanto quando mia madre mi diceva che se fossi stato promosso, mi avrebbe comprato un gioco nuovo…

Bene…

Tra qualche giorno avrò di NUOVO internet a casa NUOVA…un NUOVO lavoro e chissà quante altre novità…

Certo che per essere un fottutissimo pantofolaio abitudinario, ho dato una bella resettata alla mia esistenza da Gennaio a oggi…ho imparato molte cose e sicuramente avrò qualcosa da raccontare ai miei figli quando saranno grandi e mi chiederanno i soldi per la benzina della macchina…o no?

Un bacio e un abbraccio di cuore a quelli che non ho sentito in questi mesi e a quanti non si sono fatti sentire…

Sto tornando…e se tutto andrà come deve…avrete presto notizie di me…

G.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: powder29
Data di creazione: 24/10/2005
 

MENTAL NIGHT

 



Un' occasione per vedere qualcosa di diverso...

La spettacolarità come era concepita negli show dei mentalisti degli anni 50, con il ritmo e la dinamicità dei giorni nostri...

MENTAL NIGHT...

Qualcosa che vissuto dal vivo non si dimentica facilmente...

MENTAL NIGHT...

 

 

LA MIA BIBBIA...

 

Caramelle gommose zuccherate alla fragola e noccioline...

Un ottimo connubio...

Bisogna solo scegliere da cosa iniziare...

 

COLIN HAY..."OVERKILL"

Questa canzone, parla dei fantasmi e le ombre con le quali dobbiamo convivere tutti i giorni...

Quei piccoli problemi che si risolveranno, ma che ci fanno cosi paura...

 

TESTO E TRADUZIONE...

Overkill

I can't get to sleep
I think about the implications
Of diving in too deep
And possibly the complications

Especially at night
I worry over situations
I know I'll be alright
Perhaps it's just imagination

Day after day it reappears
Night after night my heartbeat shows the fear
Ghosts appear and fade away

Alone between the sheets
Only brings exasperation
It's time to walk the streets
Smell the desperation

At least there's pretty lights
And though there's little variation
It nullifies the night from overkill

Day after day it reappears
Night after night my heartbeat shows the fear
Ghosts appear and fade away
Come back another day

I can't get to sleep
I think about the implications
Of diving in too deep
And possibly the complications

Especially at night
I worry over situations
I know I'll be alright
It's just overkill

Day after day it reappears
Night after night my heartbeat shows the fear
Ghosts appear and fade away
Ghosts appear and fade away
Ghosts appear and fade away

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Esagerazione

non riesco a prender sonno
penso alle implicazioni
di andare troppo a fondo
e ipotizzo complicazioni

Specialmente di notte
mi preoccupo della situazione
so che andrà tutto bene
Forse è solo la mia immaginazione

giorno dopo giorno ricompare
notte dopo notte il battito del mio cuore tradisce la paura
Fantasmi compaiono e svaniscono

Starsene solo fra le lenzuola
porta solo all'esasperazione
è ora di camminare per la strada
fiutare la disperazione

Almeno ci sono delle belle luci
e sebbene cambi poco
impedisce alla notte di esagerare

giorno dopo giorno ricompare
notte dopo notte il battito del mio cuore tradisce la paura
Fantasmi compaiono e svaniscono
tornate un'altro giorno

non riesco a prender sonno
penso alle implicazioni
di andare troppo a fondo
e ipotizzo complicazioni

Specialmente di notte
mi preoccupo della situazione
so che andrà tutto bene
Forse è solo un'esagerazione

giorno dopo giorno ricompare
notte dopo notte il battito del mio cuore tradisce la paura
Fantasmi compaiono e svaniscono
Fantasmi compaiono e svaniscono
Fantasmi compaiono e svaniscono

 

 

AIMEE MANN - WISE UP - DAL FILM "MAGNOLIA"

La traduzione letterale del testo dice "fino a quando non aprirai gli occhi", ma il senso è "finchè non hai imparato la lezione"...

 

TESTO E TRADUZIONE...

It's not     
What you thought
When you first began it
You got
What you want
Now you can hardly stand it though,
By now you know
It's not going to stop
It's not going to stop
It's not going to stop
'Til you wise up

You're sure
There's a cure
And you have finally found it
You think
One drink
Will shrink you 'til you're underground
And living down
But it's not going to stop
It's not going to stop
It's not going to stop
'Til you wise up

Prepare a list of what you need
Before you sign away the deed
'Cause it's not going to stop
It's not going to stop
It's not going to stop
'Til you wise up
No, it's not going to stop
'Til you wise up
No, it's not going to stop
So just...give up
 

Non è
come pensavi
Quando hai iniziato
Hai preso
Quello che vuoi (volevi)
Ora puoi a mala pena rimanere in piedi sebbene,
Da ora tu sai
Non si fermerà
Non si fermerà
Non si fermerà
Fino a quando tu non aprirai gli occhi

Sei sicuro
ci sia una cura
E di averla finalmente trovata
Tu pensi
Una bevuta
Ti nasconderà fino a che sarai nell'oscurità   
  E ti farà dimenticare
Ma non si fermerà
Non si fermerà
Non si fermerà
Fino a quando tu non aprirai gli occhi

Prepara una lista di cio' di cui hai bisogno
Prima di firmare il contratto
Perchè non si fermerà
non si fermerà
non si fermerà
Fino a quando tu non aprirai gli occhi
No non si fermerà
Fino a quando tu non aprirai gli occhi
No non si fermerà
Quindi ora rinuncia.

 
 

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