Impressioni

Viaggio a ritroso (all'inizio di luglio)


Sono da poco andati via i miei parenti americani del Virginia che non avevo mai conosciuto; i classici americani in vacanza: pantaloncini corti e cappellino!ma mi hanno raccontato una parte della mia storia: di quando la sorella di mio nonno nel 1920 dovette abbandonare la sua famiglia per andare a cercare fortuna in america. Pazzesco – ho pensato – c’è qualcuno che io non conosco al mondo a migliaia di km che sa qualcosa di me e della mia famiglia che io non so! Quella donna aveva negli occhi e nelle parole la malinconia delle immagini dei luoghi che le erano stati strappati e che non sapeva se avrebbe mai rivisto! La famiglia che ha creato ha di italiano solo il cognome e le immagini di quei luoghi tramandate attraverso i racconti di una anziana signora che non avevano alcun riferimento nella mente dei suoi interlocutori.  Questi luoghi, che a me sembrano imprescindibili al limite del noioso, devono essere rimasti in fondo agli occhi di quella donna, che verso la fine della sua vita aveva fatto il passaporto per tornare a rivederli, così come quelle spiagge desolate da cui partono le tartarughe appena nate e a cui prima o poi dovranno tornare. Lei è morta prima di riuscire a realizzare il suo sogno di riabbracciare la sua terra! La figlia, che anziana ormai anch’ella ha voluto fare quel viaggio a ritroso, mi ha detto che la piccola collina che si inerpica dietro casa mia è meravigliosa: perché è quella che vedevano gli occhi di sua madre!