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La COMCO: I grandi siti di prenotazione hotel on line violano le leggi di mercato


Sono i colossi della rete, tra i siti più visitati e ricercati per ciò che concerne la domanda del mercato del turismo: Expedia, Booking.com, HRS rappresentano oggi i portali più noti dove poter effettuare una prenotazione hotel on line. Booking.com, forse il primo dei tre, è considerato il leader mondiale nei servizi di prenotazione online con un offerta di circa 250.000 alberghi dislocati in oltre 160 paesi del mondo. A seguire HRS (Hotel Reservation Service) con sede a Colonia in Germania, società fondata nel 1972 da Robert Ragge ed oggi realtà di riferimento del settore con oltre 250.000 hotel in tutto il mondo, numerosi dipendenti e diverse società controllate. Ultima ma non ultima l’americana Expedia fondata da Microsoft nel 1996, società impegnata nel servizio di prenotazione di hotel online, ma anche di prenotazioni crociere, viaggi aerei, automobili a noleggio, pacchetti di vacanza. Tutti gli altri siti di prenotazione di hotel sembrano, quindi, essere destinati a vivere nell’ombra dei grandi colossi del turismo, penalizzati dalla mole di offerte e promozioni che i giganti del web possono offrire alla clientela del web. E, però, notizia degli ultimi giorni che la COMCO (Commissione per la Concorrenza) abbia aperto un’inchiesta nei confronti delle grandi piattaforme di prenotazione di hotel “sospettate” di detenere una posizione dominante all’interno del mercato, violando così la legge universale della libera concorrenza. Il sospetto interessa, secondo la nota diffusa dalla COMCO, le cosiddette garanzie di miglior prezzo che, di fatto, riducono la possibilità degli alberghi di fissare tariffe differenti per i propri clienti a seconda del diverso canale di distribuzione e limitano la possibilità per nuove aziende o concorrenti di poter entrare nel mercato.