La vita non libero

Post N° 5


Volevo solo essere libero e tornare a casa________________________________LA PAURA_Picchiava Konstantin con un martello:per ucciderlo ha chiuso gli occhi__________________________________________NON GLI LASCIAVA nemmenoi soldi per mangiare.Ne ha saltati di pasti, Konstantin, il giovane sordomuto russo che la notte di martedi ha ucciso il suo 'padrone'. Grigory Lapkin, alla cui ferocia erano piegati gli 'schiavi'. Sette in tutto, ha raccontato ieri Konstantin algiudice, servendosi di due interpreti, uno russo e l'altro del linguaggio dei segni. Sotto chop per quello che ha fatto, ma, <liberato>. Quando ha vibrato la coltellatache ha sgozzato il capo, ha racontato, aveva gli occhi chiusi. Ma sapeva dove avrebbe colpito. <Non ce la facevo più>. Da tre anni era 'proprieta' di Lapkin che gli aveva ritirato il passaporto e lo costringeva a fare chilometri fra ristoranti, locali,per vendere accendini e pupazzetti. accendino lo vendevano a quattro euro, due li voleva subito,gli altri due glieli chiedeva il giorno dopo. Ingordo, avido, finiva sempre per portarsi via tutto quello che guadagnavano. Le suppliche per mandarli a casa, erano inutili. E se insistevano troppo, ha spiegato Constantin, finivano per prenderle. Lui è stato picchiato più volte, e Lapkin non pestava a mani nude ma co un martello. Erano tre anni che il ragazzo non vedeva la sua famiglia, l'altro si era sempre rifiutato di dargli il passaporto. <Minacciava di ammazzare me a la mia famiglia>. E c'era da credergli, visto che 'testa' dell'organizzazione mafiosa che in questa zona gestisce il racket dei sordomuti, sta proprio in Russia La sera in cui l'ha ucciso, Lapkin era ubriaco. Alla richiesta del passaporto, gli aveva risposto no per l'ennesima volta. << Ma io non potevo più andare avanti cosi, volevo tornate a casa>>. Si è alzato, ha preso il coltello da cuccina e si è avviato verso la camera del 'capo'. La stanza era buia, ma filtrava la luce dal corridorio. Si è avvicinato al letto, ha chiuso gli occhi e ha vibrato la coltellata che gli ha squarciato la gola. Non gli importava più di niente, <volevo solo essere libero>.Al ragazzo, difeso dall'avvocato Carlo Berltrambini, è stato contestato l'omicidio volontario, senza premeditazione nè aggravanti. Nei prossimi giorni verrano sentiti anche i due giovani russi che vivevano ansieme a Lapkin e il connazionale che divideva la topaia con Constantin. Non gli lascia nemmeno i soldi per mangare __________________________________________                                                                                         Alessandra Nanni__________________________________________ 
 Filippo Berselli