CONTRAMUNNEZZA

Obama appoggia le green power


Il Presidente americano ripristina i pannelli fotovoltaici sulla Casa Bianca e rilancia il solare in tutti gli States
 Obama mantiene le promesse.Non tutte, ovviamente, ma sulla politica ambientalista cerca di dare il buon esempio, anche se a volte dev’essere “incoraggiato” dal proprio elettorato.La vicenda dei pannelli solari sul tetto della Casa Bianca ne è un perfetto esempio.Qualche mese fa, un comitato verde denominato 350.org, (il nome deriva dal fatto che gli attivisti vogliono negli Usa la concentrazione nell’atmosfera dell’anidride carbonica arrivi al di sotto della soglia critica di 350 parti per milione) aveva donato a Obama dei pannelli solari, affinchè quest’ultimo li facesse montare sul tetto della sua attuale residenza. Quei pannelli però, non erano comuni pannelli solari ma veri e propri cimeli storici, ammantati di un’aura simbolica di eccezionale importanza.Gli attivisti li avevano scovati in un magazzino, salvo scoprire che erano gli stessi che Jimmy Carter, celebre presidente americano negli anni ’70, li aveva montati sul tetto della White House e lì erano rimasti prima che Ronald Reagan li facesse togliere. Ai tempi l’America, come buona parte del mondo occidentale, era stata colpita dallo shock petrolifero e l’energia solare era considerata fondamentale per liberarsi dalla schiavitù del petrolio (certe cose non cambiano mai…). Non stupisce che le performance dei pannelli Carteriani siano ridicole, se confrontate con quelle dei mezzi moderni.Dopo l’iniziale rifiuto da parte di alcuni funzionari governativi, la storia ha avuto un happy end.Nel corso di una conferenza tenutasi a Washington, il governo degli Stati Uniti, per bocca del segretario di stato all’energia Steven Chu, ha annunciato che i due pannelli solari torneranno sul tetto della Casa Bianca. Risolto il problema, restano però parecchie le urgneze che Obama dovrà affrontare nei prossimi mesi, dalla legge per ridurre le emissioni nocive a quella sulla produzione di bio carburanti, dallo sviluppo del nucleare e alle delicate trattative con paesi inquinanti come Cina e India.