CONTROSCENA

La danza di Sheherazade sotto le bombe


VENEZIA. Racconto perché non so morire... da 13 anni. Potrebbe riassumersi in questa perifrasi del titolo di uno degli ultimi show di Massimo Ranieri («Canto perché non so nuotare... da 40 anni») lo spettacolo, «Polvere di Baghdad», con cui Maurizio Scaparro ha concluso al Piccolo Arsenale il suo biennio da direttore del settore teatrale della Biennale. Infatti, Ranieri, protagonista di questo spettacolo, lo fu nel '96 - sempre diretto da Scaparro e sempre nel ruolo del Cantastorie e di Sindbad il Marinaio - anche de «Le mille e una notte», di cui «Polvere di Baghdad» costituisce in qualche modo un «sequel».   Mattatore, però, Ranieri è stato pure in un altro dei «long runner» di Scaparro, il «Pulcinella». E allora sorge l'ovvia domanda se vi siano punti di contatto fra Sindbad e Pulcinella. Dice Massimo: «Ce ne sono tre: il viaggio, la curiosità e, soprattutto, l'attore. Giacché Sindbad, per come narra di cose straordinarie, inimmaginabili, è proprio un attore. E dunque a mia volta chiedo: chi nasce prima, Odisseo, che incontra Circe e Polifemo, o Sindbad, che incontra i cavalli marini e l'uccello Roj? Pulcinella è figlio di entrambi, e in particolare è una costola di Sindbad: reinventa la realtà e, reinventandola, la rende migliore. Sì, Sindbad e Pulcinella sono personaggi di cui l'uomo ha bisogno, perché capaci di farci ancora sognare e volare in un mondo che i sogni e i voli li ha dimenticati».   Eccolo, quindi, l'assunto di Scaparro: tornando nella Baghdad di oggi - quale risulta dalla riscrittura di brani de «Le mille e una notte» da parte del poeta siriano Adonis e dalle corrispondenze di guerra del giornalista Massimo Nava - Sindbad non ritrova più né Sheherazade, che, appunto, s'era inventata l'espediente di raccontare e raccontare per distrarre il re dall'ucciderla, né, distrutto dalle bombe, il caffè che portava il suo nome e accoglieva fra i tanti Abu Nuwas, autore di versi sublimi, e Harun al Rashid, artefice di una politica illuminata. Ma non a caso, qui, Sindbad è anche il Cantastorie: farà come Sheherazade, per aiutarsi a non morire e per aiutare a non morire pure chi gli sta intorno.   È la persistenza della tensione verso l'utopia che sorregge da sempre il teatro di Maurizio Scaparro. E nella circostanza si traduce in invenzioni ad un tempo sostanziali e toccanti. Per esempio, Sheherazade continua a danzare anche se inseguita dallo stillicidio delle esplosioni. E che cosa sia la sua danza lo spiega Eleonora Abbagnato, la prima ballerina dell'Opéra di Parigi che le presta anima e passi: «Sono la stessa cosa, il raccontare e il danzare: anzi, la danza è il racconto per eccellenza, poiché si affida all'innocenza del corpo, più forte di qualsiasi sopraffazione ideologica e corruzione retorica».   Inutile, a questo punto, sprecare parole sulla coincidenza perfetta fra l'apparato concettuale e gli aspetti visivo e sonoro dell'allestimento: a cominciare dalle bellissime luci di Cesare Accetta per finire alle musiche di Mauro Pagani, tramate d'echi che - giusto il tema dato da Scaparro al teatro della sua Biennale - arrivano un po' da tutto il Mediterraneo. Tanto per dirne solo una, è addirittura struggente l'intensità con cui nella canzone che Massimo Ranieri esegue citando il Cyrano de Bergerac messo in scena dallo stesso Scaparro, e ancora nel '96, si sposano la melodia napoletana e il setar arabo.   Della bravura di Ranieri e della Abbagnato ho dunque detto implicitamente. Esplicitamente, invece, debbo riferire del finale dello spettacolo. Il Cantastorie/Sindbad ricomincia con la stessa storia che aveva raccontato all'inizio. E si mette ad ascoltarlo, fra gli altri, una giovane donna incinta. Anche domani, in breve, ci saranno ascoltatori. E tale metaforica continuità s'incarna, poi, nel fatto che ad interpretare la giovane donna incinta è Claudia Squitieri, la figlia di Pasquale e Claudia Cardinale. Non siamo, una volta tanto, di fronte a un teatro vero come la vita?                                                           Enrico Fiore(«Il Mattino», 7 novembre 2009)