CONTROSCENA

Il teatro visto da Enrico Fiore

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

 

« Addio a Rossella FalkIl teatro di Napoli nell... »

Gl'insulti... Fallaci della Guerritore

Post n°706 pubblicato il 12 Maggio 2013 da arieleO
 

Sono appena tornato da Firenze, dove, nella Sala delle Colonne del Teatro della Pergola, l'Accademia della Crusca, nella persona del suo presidente, Nicoletta Maraschio, mi ha tributato un pubblico riconoscimento, consegnandomi a titolo simbolico una copia della ristampa anastatica della prima edizione del vocabolario della Crusca (datata 1612) per - mi hanno scritto - «il suo importante contributo al Convegno organizzato all’Accademia della Crusca nel marzo del 2011 in occasione delle celebrazioni per i centocinquant'anni dell'Unità italiana» e per «il rilevante apporto che lei ha dato e continua a dare al teatro e a Firenze con la sua intensa attività giornalistica e saggistica».
   Cito quanto sopra perché mi pare che possa essere la migliore risposta alla signora Monica Guerritore. La signora Guerritore - in merito alla mia recensione (vedi il post 701) del suo spettacolo «… Mi chiedete di parlare», dedicato a Oriana Fallaci e presentato al teatro Diana di Napoli dal 24 aprile al 5 maggio scorsi - ha inviato a questo blog due «commenti» (il primo dei quali replicato su Facebook) che - peraltro scritti in un italiano che definire approssimativo è solo un generosissimo eufemismo - si riducevano a isteriche sequele d'insulti stupidi e volgari, dettati, con ogni evidenza, dalla rabbia per aver ricevuto un giudizio negativo.
   L'argomento (anche questo è un eufemismo) che la signora Guerritore ha opposto alle mie osservazioni consiste nel fatto che, a suo dire, legioni sterminate di spettatori si sono entusiasmate e commosse dinanzi a «… Mi chiedete di parlare», cogliendone tutte le sfumature culturali e psicologiche mentre io, «ignorante» e «sciatto», non ho saputo fare altro che offrire «il livore di un maschio vecchio che non ci sta ad accogliere un'opera dell'intelletto di una donna».
   Senonché, è ovvio, il fatto che molte altre persone abbiano apprezzato lo spettacolo della signora Guerritore non costituisce una prova dell'infondatezza delle mie considerazioni. Altrimenti, stando al ragionamento della mia interlocutrice, dovremmo concluderne che - siccome, certamente, si vende di «Chi» un numero di copie infinitamente superiore a quello delle copie che si vendono della «Divina Commedia» - Alfonso Signorini è meglio di Dante Alighieri.
   Allo stesso modo, s'intende, non costituirei una prova della fondatezza delle mie considerazioni se - scendendo sullo stesso terreno della signora Guerritore - mi vantassi di tutti gli spettatori che da anni e anni mi manifestano la loro stima, a voce e per lettera, nei teatri e per strada, e di tutti gli studenti che svolgono la tesi di laurea basandosi, per l'appunto, sui miei saggi e sulle mie recensioni.
   Ma lasciamo perdere. Siamo, per l'ennesima volta, di fronte alla banale e ormai noiosissima contraddizione del teatrante per il quale sei un genio e un angelo se scrivi bene del suo spettacolo e diventi immmediatamente un imbecille e un diavolo se ti azzardi a scriverne male. Mettiamoci d'accordo, allora.
   La signora Guerritore, che oggi m'insulta, in passato mi ha gratificato di tutt'altre opinioni dinanzi alle mie recensioni favorevoli: tanto è vero che due di quelle, relative a «Carmen» e a «La signora dalle camelie», risultano bellamente (e integralmente) pubblicate nella rassegna stampa del suo sito ufficiale. Che succede, sono un anno il dottor Jekyll e l'altro il signor Hyde, un anno faccio il femminista illuminato e l'altro il misogino becero?
   Forse, negli atteggiamenti di certi teatranti un pizzico di serietà non guasterebbe. Anche perché non mi sembra che il teatro se la passi molto bene, e non è che se ne possano risolvere i problemi illudendosi di star costruendo chissà quali monumenti del sapere in platee - per intenderci - sempre più anziane, ignare e sonnolente. Alla «prima» di Monica Guerritore (e di esperienze del genere ne faccio con frequenza crescente) era seduto accanto a me un signore che ha dormito dall'inizio alla fine dello spettacolo, salvo applaudire, freneticamente, al riaprirsi del sipario per i ringraziamenti delle attrici. Al contrario di me, aveva davvero visto e capito tutto.

                                          Enrico Fiore

P.S. Alla signora Guerritore, che pretende d'impartire lezioni in fatto di cultura, vanno rivelate almeno due cose: 1) per quanto riguarda Dante (vedi il «commento» replicato su Facebook), le mie considerazioni si collegavano a ciò che, nel merito (e nell'ambito della critica storica), hanno sostenuto altri «sciattoni» che si chiamano Erich Auerbach, Charles Singleton e, restando a Napoli, Vittorio Russo; 2) per quanto riguarda il verso che mi s'invita a farmi tradurre (vedi, ancora, il commento replicato su Facebook), andava scritto senza l'accento sulla «e» di «est» e sulla «a» di «pas», mentre, riferendosi senz'alcun dubbio a «vue», l'aggettivo «etranges» (così nel commento della signora Guerritore) andava declinato al singolare e con l'accento acuto sulla prima «e»: insomma, doveva essere «étrange».       

 
Rispondi al commento:
SenzaPiuUnNick.Senza
SenzaPiuUnNick.Senza il 20/05/13 alle 01:08 via WEB
Chapeau! Auerbach a una che sbaglia gli apostrofi? Diceva un insegnante di musica che ho avuto il piacere di conoscere a un bimbo non motivato che cercava di suonare il piano: "uagliò, nella musica ci sono i tempi ma il tuo è tempo perso!" Suvvia, non si arrabbi, questi sono gli stracci della cultura che ci rimane. Passiamo i pavimenti. Saluti.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 
 

INFO


Un blog di: arieleO
Data di creazione: 16/02/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

figio19cleomaraFicone1400leo00marcoalfa4delynnoasc.ferraradefranceschi.chrisasdiwalgiugnolifabrizioherzwehrcomp.robyelena.licausiokgirlgiuseppina.farina
 

ULTIMI COMMENTI

solo tu beppe puoi interpretare questi personaggi...
Inviato da: roberto
il 11/12/2013 alle 16:45
 
Cara Floriana, anche per me è stato un piacere incontrarLa....
Inviato da: arieleO
il 12/11/2013 alle 09:39
 
Caro Maestro Fiore, condivido ( per quello che vale) la...
Inviato da: floriana
il 11/11/2013 alle 19:40
 
Cara Francesca, innanzitutto la ringrazio per...
Inviato da: Federico Vacalebre
il 16/10/2013 alle 17:14
 
Gentile Francesca, credo che nessuno possa risponderLe...
Inviato da: arieleO
il 16/10/2013 alle 17:10
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963