CONTROSCENA

Il teatro visto da Enrico Fiore

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

Messaggi del 21/11/2013

La zitella e un de Sade di nome Peppino

Post n°748 pubblicato il 21 Novembre 2013 da arieleO
 

La protagonista di «Mulignane» - il testo, tratto da un racconto di Francesca Prisco, che Gea Martire ha presentato alla Sala Ferrari per la regia di Antonio Capuano - è una donna di mezza età che si vendica della propria solitudine (e dei giudizi dispregiativi da quella generati) trincerandosi in uno sproloquio che neutralizza la realtà sul filo di continui slittamenti di senso.
   Si comincia, manco a dirlo, da quello che - giusto il titolo - parte dalla parmigiana di melanzane affogata nell'olio preparata dalla madre per approdare ai lividi che le lascia sul posteriore il suo amante occasionale Peppino, devoto seguace in sedicesimo del divino Marchese. E in mezzo ci sono, frammisti, per l'appunto, alle escursioni sul terreno delle pratiche sadomaso, gli espedienti cari alla nostra più genuina tradizione farsesca, primo fra tutti lo scambio delle parole che qui, tanto per fare un esempio, produce la confusione tra vibratore e vibrafono.
   Insomma, avete capito. Siamo di fronte a uno spettacolo dichiaratamente e irresistibilmente comico. E poiché mette in campo una comicità che pesca nell'intelligenza, già questo sarebbe (dato ciò che di solito si vede sui palcoscenici napoletani) un merito non da poco. Ma, in più, «Mulignane» riesce, senza parere, a sviluppare una satira tanto puntuale quanto lieve - e, dunque, assai più efficace - di alcuni fra i connotati decisivi della vita sociale odierna.
   Il tutto, poi, trova in Gea Martire - guidata dalla regia di Capuano con discrezione e sagacia insieme (vedi quel girare in tondo della protagonista, a simboleggiare l'immutabilità e ineffettualità della sua vita) - un referente niente meno che perfetto.
   Andate a vederla: si replica il 7 e 8 dicembre al Teatro del Giullare di Salerno, il 10, 11 e 12 gennaio alla Sala Ichos di Napoli, il 14 e 15 gennaio al Civico 14 di Caserta, il 19 e 20 gennaio al Cat di Castellammare di Stabia, il 15 e 16 febbraio all'Ethnos di Torre del Greco, il 22 e 23 febbraio alla Mediateca Marte di Cava dei Tirreni, l'8, il 9 e il 10 marzo al Teatro Argot di Roma e il 13, 14, 15 e 16 marzo all'Art Garage di Pozzuoli.

                                                   Enrico Fiore

(«Il Mattino», 20 novembre 2013)

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: arieleO
Data di creazione: 16/02/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

avvespositoguglielmofigio19cleomaraFicone1400leo00marcoalfa4delynnoasc.ferraradefranceschi.chrisasdiwalgiugnolifabrizioherzwehrcomp.robyelena.licausiokgirl
 

ULTIMI COMMENTI

solo tu beppe puoi interpretare questi personaggi...
Inviato da: roberto
il 11/12/2013 alle 16:45
 
Cara Floriana, anche per me è stato un piacere incontrarLa....
Inviato da: arieleO
il 12/11/2013 alle 09:39
 
Caro Maestro Fiore, condivido ( per quello che vale) la...
Inviato da: floriana
il 11/11/2013 alle 19:40
 
Cara Francesca, innanzitutto la ringrazio per...
Inviato da: Federico Vacalebre
il 16/10/2013 alle 17:14
 
Gentile Francesca, credo che nessuno possa risponderLe...
Inviato da: arieleO
il 16/10/2013 alle 17:10
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963