FORZA ITALIA COSENZA

Summit a Rende tra le due delegazioni. Nessun accenno agli organigrammi


                           Pdl-Udc, manca solo la firmaPoco più di un’ora di confronto,nel chiuso di un albergo a Rende, è bastata per definire l’accordo tra Pdl e Udc. Che in ogni caso sarà ufficializzato nelle prossime ore con la firma congiunta dei due segretari regionali dei partiti sul documento programmatico di legislatura. Solo dopo questo passaggio sarà possibile presentare l’intesa a Roma per “l’ok finale” di Silvio Berlusconi. Non va dimenticato, a questo proposito, che spetta sempre al Cavaliere dare il via libera ad ogni tipo di accordo con i centristi in sede locale così per come stabilito nel corso dell’ultima riunione dell’Ufficio di presidenza dei pidiellini. E’ stata una discussione dai toni pacati e senza grandi sussulti,quella che ha visto protagonisti Peppe Scopelliti e Tonino Gentile (Pdl) e Franco Talarico, Michele Trematerra e Roberto Occhiuto (Udc). Al centro del confronto, i temi di famiglie, infrastrutture, sviluppo, imprese e fondi comunitari. Nessun accenno agli organigrammi, segno che l’accordo raggiunto nelle scorse settimane è valido e confermato. Per cui, in caso di elezione a governatore di Scopelliti, a Talarico andrebbe la presidenza del consiglio regionale mentre a Trematerra verrebbe riservato un ruolo di primo piano nella futura giunta (si parla di un assessorato alla Sanità o, in alternativa, all’Agricoltura).Resta ancora da verificare se l’assemblea legislativa di palazzo Campanella riuscirà ad approvare la riforma elettorale compresa l’abolizione del listino. Sul punto sembra esserci una convergenza unanime degli schieramenti e anche l’Udc sarebbe favorevole all’abolizione del premio di maggioranza assegnato alla coalizione vincente. E poi Casini e Cesa sono stati molto chiari, su questo versante, anche nel corso dell’ultima riunione della Costituente di centro:« Chi viene inserito nei listini non potrà poi essere nominato assessore. Gli incarichi di giunta toccano a chi si è impegnato in campagna elettorale a raccogliere consensi».La discussione, comunque, avrebbe toccato solo marginalmente i temi dell’attualità politica che vede un centrosinistra ancora alle prese con la ricerca di una candidatura unitaria. Nessun accenno alla polemica che ha visto come protagonisti Roberto Occhiuto e Agazio Loiero. Certo, il deputato casiniano tutto si sarebbe aspettato tranne un assoluto silenzio da parte dei suoi colleghi di partito rispetto al “vivace” botta e risposta che lo ha visto protagonista assieme al governatore calabrese. Ma nonostante tutto Occhiuto è pronto a guardare avanti: «Io sono sempre stato un uomo di partito e seguo le indicazioni del presidente Casini, che in Calabria ha ritenuto opportuno, soprattutto dopo le parole di Loiero, di convergere sul candidato del centrodestra. Detto questo, non ho alcun problema a dare il mio contributo in termini di idee e progetti. L’ho sempre fatto e non mi sottrarrò nemmeno questa volta».Info e contatti:coordinamentopdlcs@libero.it