Meet and Learn

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ero nell'inverno della mia vita,ma quel ragazzo che incontrai portò in me la piena estateavevo visioni di momenti felici assieme, con bella casa, bel lavoro, e bellissimi figli.non sono stata capace di concretizzare quelle visioni,un sogno è difficile da catturare, sul palmo della mano non si può avere niente tranne che la propria vita.io l'ho soffocata, l'ho resa piccola. ero alla ricerca di una gazzella che corresse più veloce di me, non avevo paura di stancarmi. i miei sogni si sono infranti diventando piccoli pezzetti di stella nell'universo: IMPOSSIBILI.ero alla guida di un pensiero irraggiungibile, troppo lontano per le mie aspettative.ho sempre avuto un carattere camaleonico, addattabile a ogni situazione capace di raccogliere i sentimenti più nobili come quelli più turpi.tutti mi dicevano :perchè non ti fermi e recuperi te stessa? perchè non porti in vita il "tuo essere" morto?ostinata a non sentire finiì col correre da sola sempre più stanca e senza forze con nessuno che tornasse indietro a tendermi una mano.ho pianto e ripianto, gridato e urlato. le mura si sono spaccate dalle urla, le lenzuola sono affogate tra fiumi e fiumi di lacrime, e il cuore dava pulsazioni deboli quasi assenti. ero persa senza quel ragazzo. eppure non volevo ammetterlo. tutta una vita a tenere la testa alta senza mai abbassarla a niente e a nessuno. non potevo ammettere di morire senza lui. come potevo? lo amavo ma non amavo affatto me stessa...