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Si conferma la Linea del ritorno al Nucleare...


“È evidente che pur di promuovere l'atomo e le centrali atomiche, questa maggioranza sta cercando di sparigliare tutte le carte in tavola, con ogni mezzo e senza riguardo per il lavoro fatto a favore delle tecnologie pulite e le fonti rinnovabili”. Questa l'opinione del presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, in merito a un emendamento al ddl 1441-ter approvato lo scorso 7 ottobre in Commissione Attività Produttive della Camera, che prevede la soppressione dell'Enea (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente) e la sua sostituzione con l'Enes (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile).L'emendamento al disegno di legge recante “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, definisce l'Enes “un ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca e alla innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzati nei settori dell'energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello sviluppo economico sostenibile”. L'Enes opera “in piena autonomia per lo svolgimento delle funzioni istituzionali ad essa assegnate, secondo le disposizioni previste dal presente e sulla base degli indirizzi definiti dal Ministro dello sviluppo economico”. Svolge inoltre le rispettive funzioni “con le risorse finanziarie strumentali e di personale dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA)”. L'Enea è soppresso a decorrere dalla data di insediamento dei commissari di cui al comma 6 dell'articolo. Questo comma prevede che “per garantire l'ordinaria amministrazione e lo svolgimento delle attività istituzionali fino all'avvio dell'ENES”, il ministero dello Sviluppo economico nominerà entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto un commissario e due subcommissari. Lo stesso ministero definirà funzioni, organi e sede del nuovo ente con un apposito decreto di concerto con il ministero dell'Economia e sentite le commissioni parlamentari competenti. Commentando l'emendamento, Legambiente osserva che “non si tratta di un semplice cambio di nome, da Enea a Enes”. Se il primo ente “rispondeva in parte al ministero dell'Ambiente e dell'Università, la nuova agenzia risulta essere completamente snaturata e legata esclusivamente al ministero dello Sviluppo economico, alludendo a prospettive completamente differenti”. Il disegno di legge 1441-ter è attualmente ancora all'esame delle due camere del Parlamento.