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Fotovoltaico, cumulabili le agevolazioni


Credito di imposta utilizzabile con la tariffa incentivante fino al 20% 06/02/2009 – Chiarimenti in arrivo per le energie rinnovabili. Il credito di imposta del 50% sugli investimenti nelle aree svantaggiate è cumulabile con la tariffa incentivante sugli impianti fotovoltaici, ma solo per il 20% del costo sostenuto per l’investimento. Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 20/E del 27 gennaio 2009.   Il quesito è stato sottoposto all’Agenzia da una società di Pescara che, dopo aver iniziato nel 2007 la realizzazione di un impianto della potenza di 990 kwh, ha richiesto non solo la tariffa incentivante per la produzione di energia elettrica, prevista dal Decreto Legislativo 387/2003, ma ha anche inoltrato al Centro Operativo di Pescara l’istanza per avvalersi del credito di imposta per gli investimenti nelle aree svantaggiate, ottenendo la fruizione secondo una quota del 50%.   L’Agenzia delle Entrate nella Circolare 38/E, divulgata ad aprile 2008, ha classificato il credito di imposta come contributo in conto impianti. Sono previsti limiti alla concessione della tariffa incentivante solo nel caso in cui siano erogati contributi pubblici in conto capitale per la realizzazione degli impianti fotovoltaici eccedenti il 20% del costo dell’investimento.   Per l’Agenzia bisogna far riferimento a tutti i contributi pubblici erogati. A differenza dei contributi in conto esercizio, destinati alle esigenze di gestione, i contributi in conto impianti e in conto capitale servono alla ristrutturazione e al potenziamento dell’apparato produttivo o all’acquisizione di beni strumentali.   Il credito di imposta per gli investimenti nelle aree svantaggiate potrà essere usato e cumulato con la tariffa incentivante, ma solo nella misura del 20%. Se verrà utilizzato in misura superiore il contribuente perderà la tariffa incentivante erogata in base all’energia elettrica prodotta annualmente dall’impianto. L’attenzione al fotovoltaico è testimoniata anche dalla campagna “My Future”, che eroga energia pulita in cambio di telefoni cellulari da rottamare. L’iniziativa, promossa da Legambiente, Vodafone e Enel, ha portato alla raccolta di oltre 17 mila cellulari in tutta Italia a partire dallo scorso maggio. Il ricavato della rigenerazione ha consentito il finanziamento di impianti fotovoltaici nelle scuole di sei città italiane. Gli impianti produrranno mediamente in un anno 7 mila kw e permetteranno un risparmio di 5 tonnellate di anidride carbonica.