Counselling di Yaris

Una casalinga mancata


 
 Ebbene si! Il paradosso della mia vita è che "Sono una casalinga mancata" ed è questa parte di me che ho sempre coltivato a latere di una vita "orientata al lavoro".Del resto " fare la casalinga" è un lavoro a tutti gli effetti. Un lavoro poco riconosciuto e mal retribuito che paga spesso  il prezzo dell'impossibilità di una scelta diversa. Il termine stesso non riesce a definire una sostanziale complessità di ruoli che la "Casalinga" incarna in bilico tra la quotidianità familiare e le richieste sociali.Un  " angelo del focolare" che " tutto deve" a garanzia del buon andamento domestico.Nonostante la riforma del Diritto di famiglia del 1975, la famiglia risulta,  ancora, l'ambito più difficile per riconoscere la condizione della donna lavoratrice, casalinga e madre; senza parlare dei diritti che vengono a mancare, per non dire confusi, in nome di affetti e principi.Vi chiederete perchè allora "una casalinga mancata?Perchè mi piace  stare a casa! Rinchiudermi in questo spazio vitale in cui tutto il mio essere si rigenera, pur in mezzo alle difficoltà. Destreggiarmi tra i fornelli, muovermi tra i cambi di biancheria, stanare ragni  e ragnatele, rimuovere incrostazioni,  è una mia naurale tendenza che mi soddisfa con quel "profumo particolare" che ogni donna riconosce nella sua casa.E' orgoglio e soddisfazione che nessun altro riconoscimento può dare; anzi, potrei dire, che se mi capita di essere soddisfatta nel lavoro, è perchè dentro ci metto la stessa inconfutabile passione e lo stesso zelo.Del resto, la realtà non è un riflesso esterno di ciò che ci portiamo dentro?