Counselling di Yaris

Life Game


 
  C'è una foto, nel mio album,  di un momento che ha segnato per sempre il mio modo di vivere.  Da quel momento ha avuto inizio l'avventura del Blog.Qualcuno mi ha  scritto di toglierla, sia perchè non ha riconosciuto Me, in quella foto, sia perchè , quella foto, è capace di "offendere" il pudore altrui ...Non posso farlo nè lo farò. Quella foto, per me, è  la testimonianza che quanto scrivo non è una tecnica appannaggio di pochi, nè un esercizio dialettico-espressivo per riempire pagine virtuali.E se è vero che scrivere, mi ha aiutato a non perdere il contatto con  la mia interiorità devastata, è anche vero che, pochi,  allora, si sono resi conto del mio stato proprio per la realtà di quanto andavo scrivendo nei post.In verità, io stessa scorro quella foto più che guardarla. Quasi non sia più "io" la donna di quella foto. La paura, l'angoscia di quei momenti ( ..durati mesi per non dire anni)   erano dentro e fuori di me, immobilizzata in una gabbia di ferro (...due vertebre fratturate oltre al braccio e ad un trauma cranico). Eppure, quei momenti, Oggi, risultano, proprio dentro di me, distanti, nonostante ciò che hanno lasciato acuendo la mia sensibilità.Distanti come allora percepivo "la superficialità" di chi poco riusciva a comprendere cosa mi stesse accadendo e ha usato proprio quei momenti per muovere l'affondo; distanti, come "il silenzio", interrotto dal dolore acuto, stringente, incontenibile. Distanti, come "il vuoto" che mi hanno fatto attraversare... e sto parlando di "vuoto" non di "solitudine".Pure a quel dolore devo la mia ripresa. Al suo guidarmi su un cammino sconosciuto dove, attraverso strade impervie, ho conosciuto ciò che ora chiamo Vita.Si, la Vita è gioco: Un gioco che a volte si fa duro. Un gioco capace di mescolare  le carte fino a confonderle, fino a tendere "tranelli e trappole" nascondendoli sapientemente, come la Verità, dietro mille "bugie"...Ed è allora, quando hai imparato a giocare, che  il dolore diventa ricchezza d'animo: capacità di u-dire, di ri-conoscere, di a-mare quello spazio sacro che ...Lo raccoglie in sè e con Lui la Vita