Mio caro giornalino, ho tanto bisogno di sfogarmi con te!Pare impossibile, ma è proprio vero che i ragazzi non vengono al mondo che per fare dei malanni, e sarebbe bene che non ne nascesse più nessuno, così i loro genitori sarebbero contenti!
Ve lo ricordate , Giannino, quello di Giamburrasca?Beh, penso che molti della mia generazione abbiano imparato, da quel bambino di 9 anni, più di quanto abbiano potuto imparare dal libro " Cuore" ( ... non che non abbia sognato e pianto su quel libro).Consiglierei a molti, anche mamme ( ..badate bene " anche a mamme"), di leggersi il libro o di rivedersi lo sceneggiato televisivo. Perfetto quadro della società dell'ipocrisia dell'epoca, ma anche odierna e, nel contempo, quanto di più sano e istruttivo ci possa essere per un genitore che non si limiti ad impersonare un ruolo.Divertiva il personaggio, maschile interpretato da un attore femminile ( Rita Pavone) e contribuiva a stimolare quell'Identificazione/Riconoscimento di cui tutti i bambini hanno bisogno: Giannino nella sua innocente spontaneità, col suo essere capace di combinarne di tutti i colori, era un eroe facilmente imitabile rispetto ai falsi eroi di oggi che prospettano soltanto emulazioni distruttive.Insomma, leggete " Il giornalino di Gianburrasca" e rispolverate quelle "Monellerie" che sono il sale della vita e, appena ne avete l'occasione, cantate con i vostri figli la vera canzone di protesta:W la pappapappa col popopopopopopomodoro, W la pappapappa che è un capopopopolavoro... ...si è "Grandi" solo una volta!