Counselling di Yaris

Nemesi e...la Nudità dell'Anima


Collocare Nemesi,  esclusivamente come Dea della vendetta o della giustizia, è riduttivo. Nemesi nella mitologia greca rappresentava la dispensatrice del riequilibrio della sorte toccata, identificata e rappresentata a volte come Fortuna in piedi sulla ruota e con un bastone in una mano e le briglie nell’altra, figlia alata della Giustizia che ristabilisce l’equilibrio, “dimostratrice delle buone opere, e severa punitrice de superbi e malvagi”. 
La Nemesi alata, armata di spada e clessidra, in un quadro di Alfred Rethel del 1834 Nemesi assurge quindi, a Dea  dell'incerta, incostante sorte delle vicende mondane  e così viene rappresentata anche da Albrecht Dürer in un'immagine iconografica di uno dei testi di mitologia più interessanti del Cinquecento Immagini degli Dei degli antichi di Vincenzo Cartari.  
 In questa triplice veste  di Sorte, Fortuna, Giustizia, Nemési si incarica di sventare la Calunnia.  
Prima incisione della 'Calunnia' di Filippo Ferroverde da una delle edizioni delle Imagini di Cartari-Pignoria-Ferroverde, Venezia, 1647, p. 243 Dal punto di vista lessicale il termine Nemesi, è usato come retorica, per indicare gli avvenimenti storici che sembrano riparare o vendicare antiche ingiustizie o colpe dell'uomo, in genere a carattere di fatalità. Si indica con Nemesi anche quella reazione paradossale costituita da un aumento del danno, per cui ciò che era nato per portare beneficio si risolve in un’ulteriore sofferenza per l’uomo. Potete chiamarla Karma:Non c'è altro modo per rivendicare la gloria e la libertà dello spirito umano e di riconciliare le ineguaglianze e gli orrori di questo mondo, che sistemare tutto il peso sulla legittima causa – le nostre azioni indipendenti, o karma. Inoltre, qualunque teoria della creazione dello spirito dal nulla conduce inevitabilmente al fatalismo e alla preordinazione, e invece di un Padre Misericordioso, ci mettiamo di fronte a un orrendo, crudele, e sempre arrabbiato Dio da adorare. (Vivekananda)Potete chiamarla Vangelo: Luca 18,9-14Parabola del fariseo e del pubblicano-...perché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato.Potete chiamarla  Mito: Nemesi è stata generalmente considerata come una delle prime divinità, nata da un unione tra Nyx (notte) e Erebo (l’oscurità). Ciò significa che precedette gli dei dell’Olimpo più famosi guidati da Zeus. Il suo ruolo nella mitologia greca era però come assistente di Zeus, collegata con l’ordine pubblico, ma anche di garantire che i mortali non si credessero superiori agli dei.Ognuno ha la sua Nemesi personale da affrontare: l'incontro con la Nudità della propria Anima. L'unica possibilità dell'uomo di incidere sulla propria Sorte.Yaris 
Nicoletto da Modena, Fortuna, acquaforte su rame, 1506 ca. (Berlin, Staatliche Museen, Kupferstichkabinett)  O Nemesi, ti celebro, dea, somma regina,tutto vedi, osservando la vita dei mortali dalle molte stirpi;eterna, augusta, che sola ti rallegri di ciò che è giusto,che muti il discorso molto vario, sempre incerto,che temono tutti i mortali che mettono il giogo al collo:perchè a te sempre sta a cuore il pensiero di tutti, nè ti sfuggel'anima che si inorgoglisce con impulso indiscriminato di parole.Tutto vedi e tutto ascolti, tutto decidi;in te sono i gidizi dei mortali, demone supremo.Vieni, beata, santa, agli inziiati sempre soccorritrice:concedi di avere una buona capacità di riflettere, ponendo fineagli odiosi pensieri empi, arroganti, inconstanti. Inno a Nemesidal sito di Gianfranco Bertagni