Il Principe - Niccolò Machiavelli
Nessun commento a questo stralcio del Principe, non potrei farlo senza entrare nel merito della struttura e delle intenzioni che portarono Machiavelli a scrivere il trattato: la realtà dei fatti.Posso però partire da un'altra realtà, ammesso che la realtà sia così come percepita, per riflettere sull'esperienza quotidiana dell'uomo...di ogni uomo.La realtà, in quanto tale, è sempre individuale. Osservarla nel suo duplice movimento, quello della realtà spicciola e quella dell'accadere esterno, è un dato di fatto non soltanto politico e, certamente, più difficoltoso da comprendere.Perché di comprensione si tratta!La realtà va compresa negli aspetti più dubbi della propria esistenza; negli aspetti più profondi da cui emergono le pulsioni che guidano l'istinto che, senza il governo della persona, aprono al conflitto; ma va compresa anche nel controllo più esacerbato di una presunta razionalità che si trova sempre a scontrarsi con gli altri e con le situazioni..I limiti si configurano sempre come "autorestrizioni" che l'uomo si "autoimpone" per non cadere preda dei propri istinti e dei propri pensieri. Il recupero della distinzione originaria tra la vita ( biologica) e la non vita ( proiezioni), permette di scoprire come il livello biologico abbia in sè tutti gli aspetti di autoevoluzione e di autodeterminazione ( Carl Rogers la definiva tendenza organismica) per condurre l'individuo a divenire... Il Principe di sè stesso...
Al Principe dentro di noiBuona giornata! Yaris