Counselling di Yaris

La Simpatia non va più di moda...


La simpatia è come il colore dei capelli. Ognuno nasce con la sua, e se te la tingi si vede subito.(postofisso2012, Twitter)
Anche se nella terminologia corrente il termine simpatia viene utilizzato nell'accezione positiva di attrazione tra persone affini, la  nostra concezione della simpatia  si esprime principalmente come una qualità personale che rende la persona gradevole, attraente, socievole, capace di farci stare bene, o almeno capace di rassicurarci sul fatto che non sarà mai in conflitto con noi. In realtà, il termine Simpatia  deriva dal greco “sympatheia” che significa “patire insieme", condividere.In medicina, due organi corrispondenti finiscono per infiammarsi e ammalarsi per simpatia, lo stesso sistema nervoso simpatico, branca del sistema nervoso autonomo, controlla le funzioni più viscerali e involontarie che possono condurre a somatizzazioni.(W. Bucci- Teoria del codice multiplo). Oggi la simpatia va poco di moda ( ...o dovrei scrivere l'opposto?) pur nella sua accezione maggiormente positiva. Il sopravvento di sentimenti meno nobili, come l’interesse, l’egoismo, il proprio vantaggio, hanno trasformato la simpatia, in una sorta di seduzione, cui ricorrere per attrarre:  una fascinazione con particolare trasporto emotivo.Si simulano sentimenti, affezioni, riconoscimenti, confidenze, rifiutate aprioristicamente, per scavalcare, il vicino, il collega, il datore di lavoro e, "per sopravvivere", anche gli amici e parenti più stretti.Con ineffabile sorriso, la simpatia avanza e miete vittime e, in questa accezione, è molto più vicina alla realtà, di un dolore soffocato, di un invidia repressa, di una gelosia e bramosia di considerazione mai posseduta.Ci si impegna per uguagliare o per superare qualcuno. Si imitano pregi e difetti per apparire simili, oppure imprese e opere per riscuotere successo.Nei casi migliori, la simpatia è presente ai funerali, accompagna gli ammalati e, quasi in una sorta di sacrificio, si avvicina ai miti e agli umili di cui teme la stessa fine...
Yaris