Counselling di Yaris

La Cultura dello Slash


Un piccolo segmento, inclinato dal basso a sinistra verso l'alto a destra.usato in vari contesti (poetico, matematico, informatico etc. etc.) come separatore, si è trovato protagonista di un manifesto diventando segno di cultura. Si, di cultura, perché lo slash, nel manifesto,  risulta più che un separatore, un ponte di significati. La cultura dello slash si propone come cultura dialettica, cultura dell'unione e della contrapposizione, in cui si privilegia il confronto e l'integrazione delle diversità [...]  così riporta il manifesto trovandomi d'accordo e coerente.Quella piccola barretta  è equivalente ad una contaminazione che ci può essere tra due realtà apparente opposte come oggi può essere la tecnologia e la cultura, la conoscenza e il sapere, il fare e dare informazioni, oltre la notizia.Quindi di quel manifesto, condivido l'anima manifesta che la conoscenza, nasce dalla ricerca e che la ricerca muove verso la comunicazione di questa conoscenza aggiungendo valore. In tal senso, la cultura dello slash innova attraverso la tecnologia, la ricerca di informazioni che stimolando il pensiero attiva un processo di idee: il pensiero creativo.E' bene però specificare cosa intendo per creatività:  è la capacità di vedere nuovi rapporti, di produrre idee e intuizioni insolite che aprono quindi nuovi orizzonti (didatticamente si intende un apprendimento interdisciplinare). Ciò premesso, il manifesto della cultura dello slash, nei presupposti che pone, parte a parer mio da due convinzioni:la necessità di "pensare" e la spinta a "comunicare il pensato" facendo informazione.Impossibile non pensare, ma imparare a pensare è'altra cosa, come altra cosa è individuare quel pensiero originale che scaturisce dalla creatività del pensare e dal comunicare.Imparare a pensare può voler dire avere padronanza di quel pensiero che scaturisce spontaneo e che potrebbe avere, in una qualche misura, il controllo sull'esperienza.Imparare a comunicare "quel pensiero" può voler dire attingere alle profondità della propria esperienza per centrarla in contesti diversi, per offrire presupposti ad un'ipotesi o per esprimere opinioni, per entrare in relazione con gli altri Tre aspetti diversi della "comunicazione" che meritano di essere distinti.Una cosa è stimolare il pensiero, altra cosa interpretarlo.A mio avviso, la cultura dello slash, come dichiarata nel manifesto,   nel fare informazione si propone questo primo obiettivo, non sono altrettanto convinta, che sia questa l'interpretazione odierna del fare informazione.Mi trovo d'accordo, infatti, con Marco Gentili quando scrive:Fare Informazione è un dictat che ben si sposa con la mia convinzione che - fare Cultura- significa esportare agli altri, facendo didattica, i temi che ci avvincono, arricchendoli delle nostre elucubrazioni. Purché le "elucubrazioni" non siamo come egli stesso scrive "vuota masturbazione mentale". Per una lettura approfondita del manifesto rimando al link seguente:Manifesto programmatico della cultura dello slashPer una sorpresa musicale cliccate qui
Un grazie particolare a Sagredo, per aver stimolato la mia curiosità e pensiero, invitandomi alla lettura del suo post: La cultura dello SlashBuona Domenica a Voi tuttiYaris