Uno dei passaggi più significativi del film dedicato al grande matematico John Nash, premio nobel 1994 per l'economia scomparso lo scorso anno è, a mio avviso, il momento in cui Nash "capisce la sua malattia": il momento in cui, la sua mente malata, nel proiettargli immagini "comprende"che quei personaggi non sono reali: la bambina non cresce mai.E' il momento clou del film, perché Nash può finalmente ragionare. Vuole ragionare per vincere la sua malattia.Non è una guarigione quella che seguirà bensì una presa di contatto con la realtà che produrrà un cambiamento irreversibile nella sua vita.Seppur romanzato e arricchito di elementi di fantasia, il film mette al centro il lavoro duro che, John Nash dovette esercitare su di sè: distinguere costantemente la realtà da ciò che la sua mente gli faceva immaginare e vedere. Imparare a convivere con le voci dentro di sé, con le sue allucinazioni.
Beautiful mind: John Nash
Uno dei passaggi più significativi del film dedicato al grande matematico John Nash, premio nobel 1994 per l'economia scomparso lo scorso anno è, a mio avviso, il momento in cui Nash "capisce la sua malattia": il momento in cui, la sua mente malata, nel proiettargli immagini "comprende"che quei personaggi non sono reali: la bambina non cresce mai.E' il momento clou del film, perché Nash può finalmente ragionare. Vuole ragionare per vincere la sua malattia.Non è una guarigione quella che seguirà bensì una presa di contatto con la realtà che produrrà un cambiamento irreversibile nella sua vita.Seppur romanzato e arricchito di elementi di fantasia, il film mette al centro il lavoro duro che, John Nash dovette esercitare su di sè: distinguere costantemente la realtà da ciò che la sua mente gli faceva immaginare e vedere. Imparare a convivere con le voci dentro di sé, con le sue allucinazioni.