Erroneamente si crede che, la salute e il benessere, dipendano dall'acquisire conoscenze e strumenti per prevenire malattie e, per questo motivo, il solo parlare di salute crea una certa riluttanza, a meno che non si stia in uno di quei centri benessere dove il lasciarsi cullare da una dolce musica e da un sapiente massaggio non rivitalizzino quello "spirito" che fa riappropriare della piacevole percezione di avere un corpo. In realtà, la promozione della salute è molto di più.Consiste nella capacità di sviluppare il proprio potenziale non solo per un più rilassante stile di vita ma soprattutto per una qualità della vita, più ricca di significato e di prosperità. si leggeva in un certo libro...." se Dio vi chiedesse di essere felice, voi cosa fareste? Proprio così! Sembra che la salute e il benessere siano un dono divino di cui spesso ci accorgiamo quando lo perdiamo; che non possa essere coltivato se non limitando, quelli che vengono chiamati i vizi del nostro tempo: fumo, alcool, cibo, senza parlare di dolci e tutto ciò che guarda caso piace molto ma fa tanto male. D'altra parte è vero che c'è in atto un cambiamento culturale e sociale, per cui l'uomo, ritornando alla ricerca di una maggiore interiorità, scopre il benessere derivante dalla meditazione, dalla lettura, dal praticare mantra ed esercizi spirituali che lo spinge a ricercare luoghi e persone più simili al proprio sentire, a ristabilire un contatto con la natura che sembrava ormai perso, a lasciarsi sprofondare nella bellezza di un'alba o di un tramonto. Un attimo di serenità per sfuggire al logorio della vita moderna. Io credo che si possa fare molto di più che "accontentarsi" di un attimo e di riscoprirlo quasi per caso. Io credo che coltivare il proprio "fiore" interiore, per farne sbocciare le potenzialità inespresse, sia quanto di più salutare e piacevole che possa esistere ma questo non vuol dire non doverne dissodare e arare la terra, prepararla, con un buon concime e poi innaffiare il tutto con amorevoli attenzioni e cure...Yaris
Star Bene
Erroneamente si crede che, la salute e il benessere, dipendano dall'acquisire conoscenze e strumenti per prevenire malattie e, per questo motivo, il solo parlare di salute crea una certa riluttanza, a meno che non si stia in uno di quei centri benessere dove il lasciarsi cullare da una dolce musica e da un sapiente massaggio non rivitalizzino quello "spirito" che fa riappropriare della piacevole percezione di avere un corpo. In realtà, la promozione della salute è molto di più.Consiste nella capacità di sviluppare il proprio potenziale non solo per un più rilassante stile di vita ma soprattutto per una qualità della vita, più ricca di significato e di prosperità. si leggeva in un certo libro...." se Dio vi chiedesse di essere felice, voi cosa fareste? Proprio così! Sembra che la salute e il benessere siano un dono divino di cui spesso ci accorgiamo quando lo perdiamo; che non possa essere coltivato se non limitando, quelli che vengono chiamati i vizi del nostro tempo: fumo, alcool, cibo, senza parlare di dolci e tutto ciò che guarda caso piace molto ma fa tanto male. D'altra parte è vero che c'è in atto un cambiamento culturale e sociale, per cui l'uomo, ritornando alla ricerca di una maggiore interiorità, scopre il benessere derivante dalla meditazione, dalla lettura, dal praticare mantra ed esercizi spirituali che lo spinge a ricercare luoghi e persone più simili al proprio sentire, a ristabilire un contatto con la natura che sembrava ormai perso, a lasciarsi sprofondare nella bellezza di un'alba o di un tramonto. Un attimo di serenità per sfuggire al logorio della vita moderna. Io credo che si possa fare molto di più che "accontentarsi" di un attimo e di riscoprirlo quasi per caso. Io credo che coltivare il proprio "fiore" interiore, per farne sbocciare le potenzialità inespresse, sia quanto di più salutare e piacevole che possa esistere ma questo non vuol dire non doverne dissodare e arare la terra, prepararla, con un buon concime e poi innaffiare il tutto con amorevoli attenzioni e cure...Yaris