Counselling di Yaris

Presente vivente


Come avevo anticipato, do inizio alle riflessioni sul "Presente vivente", ritenendo opportuno prendere spunto da Autori che ne hanno approfondito gli aspetti con i quali mi sento più in sintonia...(parlo di autori perchè non vorrei circoscrivere alla Filosofia la libertà del sentire che vorrei condividere...)Il «Presente Vivente» che Husserl1 ritiene sia la «‘assoluta realtà’, è la realtà più propria come originariamente temporalizzante. Come tale essa è ontificante nel modo del tempo, e, in quanto originariamente temporalizzante essa ha, come risultato ontico, l’essere temporale ‘l’essente nel tempo’»Nei Manoscritti, Husserl teorizza l’importante distinzione tra tempo immanente alla coscienza, che chiama «tempo in sé», e il tempo della lebendige Gegenwart, il quale si trascende nelle forme dei decorsi temporali immanenti, costituenti in seguito il tempo obiettivo-mondano. La temporalità immanente o fenomenologica, perciò, rappresenta un’espressione temporale secondaria, che rimanda al presente vivente come alla fonte originaria; il primo stadio da cui ha inizio l’auto-trascendimento della lebendige Gegenwart è la forma del passato, la quale è «il primo tempo obbiettivo, obbiettivo in un primo senso non mondano (cioè non obbiettivo nel senso usuale), un in sé soggettivo costituito a partire dal mio essere originariamente come presente vivente».1 Edmund Gustav Albrecht Husserl (Prostějov in Moravia, 8 aprile 1859 - Friburgo, 26 aprile 1938) fu il fondatore della fenomenologia e membro della Scuola di Brentano, specificamente fu discepolo sia di Franz Brentano che di Carl Stumpf. Ebbe una profonda influenza sull'esistenzialismo (i.a. su Martin Heidegger), ma anche sulle Scienze cognitive e la filosofia della mente odierne (Secondo Hubert Dreyfus Husserl è da considerarsi il "padre delle ricerche contemporanee nella psicologia cognitiva e intelligenza artificiale"( Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.) http://www.biblioteca-husserliana.net/testi.htm