Counselling di Yaris

Indignazione o Ipocrisia?


Spesso mi sono sentita "una voce fuori dal coro" per il mio necessario bisogno di esternare sentimenti ed emozioni e di "tuonare" come se avessi la "verità in pugno", come se io stessa fossi "la verità"E, innalzandosi sulle altre, la mia voce esprimeva collera; una collera ben legittimata da ciò che vedevo accadere sotto i miei occhi e che lasciava però altri indifferenti o, forse, rintanati nel loro stesso giudicare.Princiola scrive, si nasce buoni, poi a volte si smarrisce la strada. Forse è così! Forse, ma non perchè la nostra essenza è pura e divina possiamo chiudere gli occhi e giustificare gli orrori che vediamo.Purtroppo, in nome di un perbenismo imperante e di un buonismo che dilaga sempre di più, si sta andando incontro ad un condizionamento peggiore, proprio in nome di quanto c'è di più sacro, smarrendo la sacralità dell'azione e del dire, non come semplice imperativo ma come vero atto d'Amore, di Fedeltà e di Giustizia, alla Sacralità della Vita.....E, il condizionamento ottunde le menti dei semplici più di coloro che semplici non sono.La televisione ci martella con bollettini di guerra e violenze di ogni genere. Ormai la  situazione è talmente "normale" che sembra davvero che altra via non ci sia che scendere in piazza e inneggiare alla pace.Così, quelli che prima erano i cortei del 68' ai quali, appena adolescente, partecipai come se fosse l'andare al primo ballo, una sorta di "consacrazione", sono diventati un pretesto per fare audience, tutto fa audience, perchè tutto diventa  un "reality show"; perchè c'è bisogno del gruppo, c'è bisogno di stare  tra la folla non per rivendicare  un'identità bensì per smarrirla completamente. E allora "sì", l'Indignazione, per l'adolescenza "rubata", per la"prostituzione" costituita, per "i facili slogan", e per tutto ciò che non sa andare oltre l'apparenza dell'immagine.Allora il pietismo, la commiserazione, perchè ancora troppe persone non hanno strumenti, e perchè, coloro che li hanno, si macchiano di una colpa ancora maggiore, l'Ipocrisia.E fingono di non vedere, e fingono di non sapere; tacitando ogni presunta coscienza dietro facce di perbenismo che riempie loro la bocca ...E tutto questo per indurre "un’identità artificiale" distruggendo quella individuale. Un culto abusante attiva un’articolata serie di elementi, tra i quali spiccano i seguenti processi di condizionamento :1.  sensi di colpa, fobie e paura di un nemico esterno controllo delle emozioni2. cieca obbedienza all’autorità3. controllare molteplici aspetti della vita  come il modo di vestire o la scelta degli amici e del coniuge (controllo dell’ambiente);4. promuovere rigidi programmi di vita quotidiana (controllo del comportamento); 5. esercitare un rigoroso controllo dell’informazione e della comunicazione;6. demonizzare le altre religioni 7. pretendere che l’ideologia venga prima della persona e definire i dubbi come “peccato”, con conseguente impossibilità di dare per scontata la fedeltà ai principi fondamentali della Costituzione (culto della lealtà al gruppo);8. presentare i propri vertici come unici intermediari indispensabili per la salvezza (scienza sacra)."È tramite l'occhio che la luce entra in te. Se dunque il tuo occhio è puro, tutta la tua anima ne sarà illuminata.   Ma se il tuo occhio è viziato, resterai nel più profondo buio spirituale"... ( Matteo 6, 22).......e sono coloro che innescano una guerra ancora più grande.  Come possiamo allora, nello stesso tempo,  astenerci da ogni giudizio e arrogarci il diritto di giudicare?L'empatia, il mettersi nei panni dell'altro,  fare come se " ciò che riguarda l'altro riguardasse me....Ma non voglio essere di parte; non voglio schierarmi nè dall'una nè dall'altra parte, per non cadere nel facile compromesso perchè quando hai spoliato un giovane di tutti i suoi presunti sogni, gli hai già tolto le ali per volare, per spiccare quel volo che, mai più realizzeranno se viene taciuta ogni menzogna.Allora è bene chiamare le cose per nome, nella consapevolezza che forse  non riuscirò a cambiare il mondo, ma almeno potrò dire di averci provato e....  “Fosse anche l’ultimo giorno della mia vita, su questo non posso tacere”.