Counselling di Yaris

Umanità smarrita


La "ricerca del divino ha ottenebrato l'umanità". Camus direbbe:"l'Assurdo, come il dubbio metodico, ha fatto tabula rasa. Ci lascia in un vicolo cieco. "E non è per fare sfoggio di cultura che inserisco pensieri autorevoli, nè per voler rafforzare un pensiero, il mio, che di autorevole non ha nulla se non l'essere, un'espressione personale, il mio riflettere su ciò che "incontro" nel leggere gli scritti vostri e altrui.Perchè è questo che accade, quando le parole, vengono usate, come in questo caso, come unica forma di comunicazione. Rifletto e faccio mio ciò che è scritto. E se immediata, può essere l'emozione che scaturisce dalle parole, non altrettanto chiaro è il significato che quelle parole evocano. E allora l'Assurdo... il domandarsi il perchè di quelle parole, il perchè sono scritte, quale intenzione nascondono o vogliono esprimere; e, quando sono rivolte  a me, proprio  a me, la meraviglia e la sorpresa, per quelle parole che sono così distanti dalle parole che sono solita udire e che invece vorrei udire e sentir dire a "Me " proprio a "Me".E chi di voi non si riconosce in quanto scrivo? Chi di voi almeno una volta nella vita non vorrebbe sentire quella frase quella parola, rivolta a "Sè"? Eppure, Shakesper scrive: " le parole sono diventate così false che proprio non me la sento di servirmene per dimostrare la verità"Ma può una frase evocare una certezza? La nostra è un umanità di naufraghi. Chi più chi meno, siamo in cerca della "Terra Promessa" ma  se una terra abbiamo trovato, è la "Terra di Nessuno" e, come Ulisse, fatichiamo a tornare ad Itaca, perchè abbiamo smarrito quanto di più divino è in noi: L'Umanità.E non è forse la "nostra semplice umanità", capace di commuoversi, davanti ad un  sorriso, una carezza, un'attenzione gratuita? E non è, la nostra semplice umanità che è capace di cogliere la bellezza di un tramonto, il suono di una melodia, la perfezione della natura, così come si presenta ogni giorno ai nostri occhi? E non è forse la nostra semplice umanità a rivelare al nostro cuore che "quelle parole", sebbene siano rivolte a tutti, sono per "Noi"?Ma, purtroppo, abbiamo smarrito la strada per tornare a Casa. Ma, chiedo, si vuole davvero tornare a casa? E' forte dentro di Noi la Nostalgia di Casa? E' necessario discernere, è necessario mettersi in discussione, è necessario chiedersi cosa si vuole fare della propria vita, non cosa si vuole dalla vita, perchè la Vita, come uno specchio, può riflettere solo la nostra immagine, un'immagine destinata ad infrangersi, come lo specchio, se non torneremo  a Casa e non ritroveremo la nostra Umanità.