Sono ormai anni che sono dentro una vicenda giudiziale per via del mio divorzio, ma la cosa che mi sta indignando sempre di più è il prendere coscienza della superficialità con cui vengono affrontate le situazioni. Se da un lato, è giusto che avvocati e giudici, non tengano conto dei sentimenti in gioco, dall'altro il non tenerne conto o almeno il darli per scontati deresponsabilizza dagli effetti che le formule di rito hanno su chi le legge, facendo cadere in "trappole legali" gli stessi contendenti costretti ad aprire gli occhi se non vogliono portare avanti "guerre" che sono di scarsa utilità e che servono soltanto ad impinguare le tasche degli avvocati. La cosa che mi indigna maggiormente è che si è talmente abituati ad appelli e ricorsi che persino gli addetti ai lavori, quelli che dovrebbero garantire la legge e mediare i contenziosi, e sto parlando di segretari, avvocati, giudici senza risparmiare nessuno, trascurano la precisione che si dovrebbe a degli atti d'Ufficio. Inutile dire che paga sempre il giusto per il peccatore, ma penso a chi non ha strumenti per rendersi conto di quanto avviene e si trova coinvolto nel bel mezzo di una mischia, per il solo motivo di aver fatto ricorso alla legge. Non è forse anche questa violenza al cittadino? E non spiega forse il perchè davanti anche a fatti molto gravi, si preferisce tacere? Alla fine si finisce con il fidarsi più del nemico che dell'alleato, se non altro è chiaro nella sua intenzione. Non bisogna essere insegnanti per capire che basta una virgola a fuorviare il senso di una frase e che se scriviamo come siamo abituati a parlare, è facile cadere nei fraintendimenti e nella contraddittorietà, è per questo motivo che mi pongo sempre il dubbio sulla chiarezza di ciò che intendo esprimere e su ciò che può arrivare all'altro e preferisco tacere o non scrivere se non ho chiaro in me ciò che intendo dire; ma a quanto pare è sempre più difficile che questo avvenga proprio là, dove la chiarezza e la precisione dovrebbero fare ordine, ed è purtroppo questa mancanza di chiarezza che noi chiamiamo "Legalità".
