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Post N° 459


La Teoria dei Vincoli (TOC) nasce alla fine degli anni 70 dagli studi del fisico israeliano Eliyahu M. Goldratt. Grazie alla sua completezza concettuale e alla rigorosità, la Teoria dei Vincoli (TOC) è considerata l’unica filosofia manageriale alternativa a quella sviluppata nel secondo dopoguerra in Giappone e nota con il nome di Lean Manufacturing (vd. Toyota Production System - Just in Time). Da anni, essa è materia obbligatoria nelle facoltà di Ingegneria ed Economia americane in cui si studiano Gestione della Produzione e Business Administration. La Teoria dei Vincoli (TOC) è l’insieme di filosofia manageriale, misure economiche, algoritmi di gestione, strumenti logici ed abito mentale, sviluppati da E. Goldratt per permettere a manager ed imprenditori di estrarre il massimo valore possibile dagli asset umani e fisici della propria azienda e di trasformarlo velocemente in denaro.Il concetto di velocità di generazione di valore (denaro nel caso di organizzazioni ‘profit’) è, appunto, il concetto fondante la Teoria.La Teoria dei Vincoli (TOC) guarda all’impresa come ad un Sistema, ovvero ad una catena di processi interdipendenti. Essa prende le mosse da due considerazioni di Sistema fondamentali:i risultati di un Sistema sono sempre determinati dalla prestazione di un fattore limitante, detto, appunto, Vincolo (o Constraint). è matematicamente dimostrabile che, in presenza di variabilità, un Sistema con Vincolo ha maggiore capacità di generare valore di un sistema perfettamente bilanciato. Il Vincolo è l’elemento che determina il ritmo (quantità e velocità) con il quale l’azienda genera denaro attraverso la vendita di ciò che essa produce. Poiché in un Sistema un fattore limitante esiste sempre, la Teoria dei Vincoli (TOC) insegna ad individuarlo e gestirlo con algoritmi che permettono di estrarne il massimo valore possibile.Individuare e gestire il Vincolo significa controllare la velocità con cui l’intero Sistema genera denaro. La Teoria dei Vincoli (TOC) è, dunque, una teoria sistemica che fornisce soluzioni per generare valore attraverso la gestione del constraint fisico ed il superamento dei fattori umani che ne limitano la crescita...............In realtà, proviamo a domandarci: cosa è che determina la forza di una catena? Il suo peso? No. La forza della catena è determinata dalla forza del suo anello più debole. Se si migliora un altro anello (ossia, non quello più debole), la catena, nel suo complesso, non si sarà rafforzata di nulla!! Non siamo riusciti ad incidere sulla sua resistenza!Ecco: spostare l’attenzione dal peso della catena alla sua forza coincide con spostare l’attenzione dal mondo dei costi al “mondo dei ricavi”, e questo rappresenta un deciso cambio di rotta rispetto alla visione tradizionale.