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il mio colore preferito..

Post n°442 pubblicato il 03 Ottobre 2007 da crazyluke81

Il blu è uno dei colori dello spettro elettromagnetico che l'uomo riesce a vedere. Si trova tra il ciano ed il violetto ed ha una lunghezza d'onda di circa 470 nanometri. È uno dei tre colori primari, insieme al verde ed al rosso.

Il blu è il colore del cielo perché le molecole di gas che compongono l'atmosfera rifraggono solo la luce blu che ha lunghezza d'onda minore, mentre le lunghezze d'onda maggiori vengono riflesse.
L'acqua delle grandi distese (mare, laghi eccetera) è blu perché riflette il colore del cielo.

Per gli antichi greci e per i romani il blu non era un colore apprezzato, era il colore degli occhi dei barbari, e quindi non era un colore nobile.
Non veniva considerato un colore a sé stante, ma variazioni ora di bianco, ora di verde, ora di nero.
Cyanos, il blu greco, è il colore della sofferenza: "cianotico" è una persona pallida, sofferente. Coeruleus, il latino azzurro, è un'altra parola per dire bianco.
Col Cristianesimo le cose cambiano, poiché il blu è il colore della vergine Maria. Cosicché verrà ad esser considerato come colore che dà serenità e invita alla calma, simboleggiando l'evasione e la pace.

Anche per i Maya il blu non si distingue dal verde e dal punto di vista linguistico esiste una sola parola per definirli.
Nella loro mistica il blu-verde è il colore del centro dell'universo.

In sanscrito la parola nila significa sia nero che blu.
Śiva ha la gola colorata di blu, segno del veleno che ha ingoiato ma che non l'ha ucciso; a Kṛṣṇa invece è attribuito un blu tendente al grigio, come le nuvole di un uragano.

Nell'antico Egitto il blu era opposto al rosso ed era considerato il colore dell'introspezione e dell'infinito, era anche la tinta della pelle del dio dell'aria Amon.
In Oriente era considerato positivo e protettore contro il malocchio; gli occhi blu, inoltre, si ritenevano segno di poteri magici.

"Blu" è termine utilizzato per definire la musica blues. "Avere i blues" è una condizione melanconica, che si può affiancare al portoghese saudade. Il blues è parola che ha caratterizzato e caratterizza lo status e la cultura delle popolazioni nere americane.

Il sangue reale è detto "blu" per un motivo curioso.
Prima che l'abbronzatura diventasse uno simbolo di bellezza e benessere, essa era il colore di chi lavorava la terra, mentre i nobili erano pallidi, e il pallore era ricercato proprio per il suo significato di grazia e splendore.
Su di una pelle livida spiccano le vene superficiali, che appaiono blu: da qui l'equazione "sangue blu=sangue nobile".

Usi

    * "essere blu dalla paura" indica una persona che è molto spaventata
    * "avere il sangue blu" indica una persona aristocratica, nobile, di famiglia reale
    * nelle tavole anatomiche in medicina, per convenzione il blu indica le vene, cioè i vasi che si dirigono verso il cuore
    * In Star Trek il personale medico e scientifico veste uniformi blu
    * I Blu è il soprannome tradizionale delle nazionali di calcio francese e scozzese.

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Commenti al Post:
eLeNuZZa_19
eLeNuZZa_19 il 04/10/07 alle 09:33 via WEB
Il mio invece è l'azzurro, sono un maschiaccio! ehehe un bacione
 
 
crazyluke81
crazyluke81 il 04/10/07 alle 19:26 via WEB
blu o azzurro son belli entrambi! ciao ele!!!
 
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Era d'Agosto ed un povero uccelletto
ferito dallo sparo di un moschetto
andò, per riparare l'ala offesa,
a finire all'interno di una chiesa.
Dalla tendina del confessionale
il parroco intravide l'animale
mentre i fedeli stavano a sedere
recitando sommessi le preghiere.

Una donna che vide l'uccelletto
lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio:
ciop ciop, cip cip ciop

Qualcuno rise a 'sto cantar d'uccelli
e il parroco, seccato, urlò: Fratelli!
Chi ha l'uccello mi faccia il favore
di lasciare la casa del Signore!

I maschi, un po' sorpresi a tal parole,
lenti e perplessi alzarono le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
Fermi - disse - mi sono espresso male!

Tornate indietro e statemi a sentire,
solo chi ha preso l'uccello deve uscire!
A testa bassa e la corona in mano,
le donne tutte uscirono pian piano.

Ma mentre andavan fuori gridò il prete:
Ma dove andate, stolte che voi siete!
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!

Ubbidienti in quello stesso istante
le monache si alzaron tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.

Per tutti i Santi - gridò il prete -
sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie degli errori:

Esca solo chi è così villano
da stare in chiesa con l'uccello in mano!
Ben celata in un angolo appartato,
una ragazza col suo fidanzato,

in una capelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male,
e con il volto di un pallore smorto
disse: Che ti dicevo? Se n'è accorto!
 
 
 

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