I sogni di un poeta

La piccola di Dio


C’è un panorama di fuligginefumo e cenerecome le anime sospeseche guardano i corpi violentati sull’asfalto,un orizzonte di una macabra immaginein mezzo a rovine da ricostruire … E c’è una donna impaurita,sul ciglio della stradacon due battiti del cuore,lo sente ancora,e tanto basta,affinché prevalga la speranzanonostante la paura e il dolore … C’è il sogno della pace,in una stretta di manoquasi a sentirne il calore,il calore del sangue non versato,il suo scorrere nelle vene,mentre gli occhi non ne hanno più,né pupille dilatate,disintossicati dalla droga dell’odio … C’è il mare in quegli occhi,occhi bagnati,un mare senza riva,onde leggere che si lasciano lacrimare,illuminare,come quei fari puntati al cielofinalmente terso da bestemmie … E c’è una suora gracilepiccolainsignificante agli occhi del mondo,ma non per il Suo Signore …occhi libericome i passaggi segreti dell’anima …due specchi d’acqua,dove si riflettono i lineamenti  di Dio … ha il sorriso di Cristo,tra le rughe della passione,di una bellezza che toglie il fiatomentre parla di una violenza abissale,dei giovani,della famiglia,del dramma dell’aborto …e della guerrache non potrà mai finirese non si smuove questa crosta,la crosta del male,di questo malefico oblio … perché c’è un orizzonte di rovine da ricostruirein questi pezzi di vetro del futurodove specchiarsiper non dimenticare,e non dimenticarsi … parla ancora,la piccola di Dio,e bombarda le coscienze,mentre la donna incinta si sfiora il gremboe accarezza una vita che ancora non si vede,ma c’è,la sente,ed è la speranza a prevalere …  (Crescenzo)