Crikitty

Post N° 131


Strade di campagna, vecchi alberi a fare ombra da chissą quanti secoli, brandelli di mura di cinta di chissą cosa... Mi perdo a cercare di ricostruire la storia della mia cittą. "Bella Aversa, Bella" mi ripetevo tra me e me mentre gli occhi si riempivano di tufo antico, di edicole votive a cui fare il segno della croce, di affreschi rannicchiati nelle punte di archi a sesto acuto, illegibili ormai... Bella Aversa, Bella... guardavo la forresteria del convento di San Lorenzo e pensavo che sta per crollare... passavo davanti alla chiesa, davanti alle colonne tortili, in quel piccolo cortile incantato, forse c'era un matrimonio, forse bambini che uscivano dal catechismo. Mi sono persa
cercando di immaginarla com'era, mi sono smarrita tra gli orti dei conventi, tra le porte e le mura che la circondavano, tra il castello angioino e quello aragonese, di cui solo l'Arcuccio potrebbe parlare... Mi sono persa gli affreschi del deambulatorio, della cupola del duomo, della sua facciata... Non so immaginare la chiesa di S. Eligio, oggi un bar. Mentre resta ancora l'atmosfera da piccolo borgo normanno quando di fianco alla chiesa di S. Maria a Piazza si attraversa un piccolo vicoletto dal sapore presepiale, quando si vede l'arco ogivale del S. Domenico, quando la facciata del Giudice di Pace tradisce un loggiato gotico... Bella la mia Aversa... Bella...