Cuffia e microfono

Losanna. Si sapeva, o meglio s'intuiva, che la sentenza sul caso Possanzini e Mannini non sarebbe arrivata ieri. Nove ore e mezza per ribadire quello che tutti sanno, ma sembrano non voler accettare: non c'è stato dolo nel presentarsi in ritardo all'antidoping. E' normale che l'avvocato del Brescia si dica ottimista: Carlo Ghirardi è un ottimo professionista e sono certo che ha fatto il possibile e l'impossibile per far valere le ragioni del giocatore e quindi del Brescia calcio. Certo un po' spaventa il fatto che ci siano volute 9 ore e mezza. Cosa mai c'era dire oltre a ribadire il motivo del ritardo ad un controllo comunque fatto? Perchè il tribunale di Losanna ha tenuto così a lungo a spiegare le parti in causa.

Mistero. C'è poi una cosa che non mi è chiara: perchè non c'è un giorno esatto in cui verrà resa pubblica la sentenza? Può arrivare settimana prossima come tra un mese. Non vorrei che in questa vicenda ci mettesse il naso qualcuno da fuori. Sì, insomma non vorrei che venissero fatte pressioni per una sentenza esemplare. Comunque sono stati chiesti due anni. E anche in questo caso non vorrei che ne venisse dato comunque uno per dare un colpo al cerchio e una alla botte. E' tutto molto poco chiaro. A partire dal ricorso della Wada, che di fatto è andata contro anche alla Procura Anti doping del Coni. Una battaglia senza confini.