Cuffia e microfono

SONETTI: "GRANDE REAZIONE"


Nedo Sonetti sorride di fronte alla battuta: "Ecco il mister che sa... solo vincere". "Sono molto contento per la personalità e la determinazione feroce che la squadra sta mettendo in ogni match. Oggi nel primo tempo la Triestina stava giocando meglio di noi: dobbiamo ammetterlo. Dover continuare a vincere è un duro lavoro per modo dire, se pensiamo a quello che succede nel mondo... Io faccio tutto con entusiasmo. La squadra ha ormai imparato a lottare su ogni pallone e anche nei momenti di non chiarezza mentale riusciamo a riemergere. A un certo punto sembrava non riuscissimo a capire il segreto di questa gara. Nell'intervallo ho spiegato alcuni concetti e i giocatori hanno avuto la forza per ribaltare la situazione". Aver recuperato due giocatori importanti come Zambelli e Caracciolo non è una cosa qualunque. "Si tratta di elementi di grande classe e potenza, ma io continuo a ripetere che per andare in serie A mi serve tutto il gruppo. Quanti giocatori ho? 23, 26? Non so nemmeno quanti, ma so che tutti si stanno facendo trovare pronti". La gara con la Triestina segnava il debutto di Caracciolo in un nuovo ruolo (attaccante più basso), come l'ha visto?"Bene. Sono soddisfatto. Si è mosso bene. Mi è piaciuto molto anche Maccan per come ha lottato ed è stato prezioso pure Feczesin". Sonetti: sette punti in tre partite. Da quando invece Corioni, quest'anno, va in panchina sono arrivate tre vittorie e un pari. Solo un portafortuna?"Il presidente viene in panchina, ma io nemmeno lo sento. Se ne sta buono, tranquillo, soffre tremendamente. Nemmeno riusciamo ad incrociarci lo sguardo da quanto siamo concentrati".