CUBA Y CUBA

AMERICA LATINA


Il Socialismo del XXI secolo è un destino per l’America Latina "L’America Latina ha un passato comune, ed è ora di cercare il nostro destino comune per porre le cose al loro posto”, ha affermato questo venerdì 9 Rafael Correa, Presidente dell’Ecuador, durante una conferenza magistrale impartita nell’Aula Magna dell’ Università de L’Avana.Erano presenti José Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente di Cuba, con Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento, e Ricardo Cabrisas, vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Correa ha segnalato che sono necessarie nuove forme d’integrazione e che questa è un’opportunità per mettere le basi per una realtà diversa: il Socialismo del XXI secolo, alternativa radicalmente democratica, basata nell’equità, la giustizia sociale e l’umanesimo.Si tratta d’una proposta in costante riformulazione e costruzione che eredita le conquiste del socialismo tradizionale, ma affronta con senso critico i dogmi e respinge le ricette generalizzatici e la standardizzazione, perchè riconosce le specificità di ogni società e cultura. “Il Socialismo del XXI secolo proclama la supremazia del lavoro umano con l’obiettivo della produzione al disopra del capitale”, ha segnalato e inoltre ha detto che il debito estero dei paesi poveri non va pagato, perchè è illegittimo e corrotto.Inoltre vanno sollecitate sanzioni per coloro che li hanno contrattati alle spalle del loro popolo; Correa ha chiesto di costituire il Banco di Sviluppo e il Fondo delle riserve regionali. “L’entrata di Cuba nel Gruppo di Río formalizzata durante il Vertice di Salvador de Bahía, in Brasile, comincia a dare la forma definitiva al processo d’integrazione regionale che deve trasformarsi in azione concreta a favore dei nostri popoli” ha sottolineato il capo dello Stato ecuadoriano che ha ricordato i vincoli storici che uniscono Ecuador e Cuba ed ha definito il Trionfo della Rivoluzione cubana come il riferimento più importante per il movimento sociale nell’area. “Amministrare per 50 anni un economia assediata a beneficio della maggioranza, non è solo un atto eroico, ma un’indicazione morale per tutti i popoli. Cuba avrà molti successi economici e sociali, oltre a quelli che ha già conquistato, quando sarà eliminato il blocco assurdo”, ha commentato.Alla conclusione della sua dissertazione, Correa ha dialogato con studenti e professori delle due nazioni e Rubén Zardoya, rettore dell’Università de L’Avana gli ha consegnato la targa commemorativa del 280º Anniversario della casa di alti studi.