CUBA Y CUBA

EL SALVADOR


L'Fmln vince le presidenziali in SalvadorFunes è il nuovo presidente con il 51,27% mentre la destra si ferma al 48,73Il popolo in piazza con i vecchi comandanti guerriglieri
La vecchia guerriglia salvadoregna ha ottenuto una vittoria storica. Per la prima volta dopo la fine della guerra civile e la firma degli accordi di pace, il Fronte Farabundo Martì per la Liberazione Nazionale (Fmln) ha conquistato la presidenza della repubblica del SalvadorIl suo candidato Mauricio Funes ha avuto il 51,27% dei voti mentre la destra (Arena) si è fermata al 48,73%. Il nuovo presidente ha parlato, circondato dai vecchi comandanti guerriglieri con voce rotta dalla fatica e dalla emozione. «Questa notte occorre avere lo stesso sentimento di speranza e di riconciliazione che abbiamo avuto con la firma degli accordi di pace. Oggi -ha continuato- abbiamo firmato un nuovo accordo di pace del paese con se stesso. Per questo invito tutte le forze politiche e sociali a costruire insieme il futuro. Non ho alcun dubbio che oggi ha trionfato il popolo che ha creduto nella speranza e ha vinto la paura».In ogni caso con i suoi alti e bassi la vecchia guardia della guerriglia ha voluto presentare come candidato un giovane, moderato i cui discorsi pieni di dialogo e di riconciliazione nazionale hanno portato alla vittoria. Durante tutta la campagna elettorale l'Fmln era stato accusato dalla destra di voler vendere il paese a Hugo Chavez e al comunismo internazionale. Ma il nuovo presidente non si è rivolto al Venezuela ma direttamente agli Usa, nel suo primo discorso, rivendicando una politica estera indipendente, di integrazione centroamericana e di rafforzamento delle relazioni con gli Stati Uniti.Funes ha iniziato il discorso dicendo: «Questa è la notte più felice della mia vita e credo che sarà la notte della più grande speranza per il Salvador». Poi riferendosi a monsignor Romero, assassinato nel 1980, ha ricordato che, come diceva lui, «la chiesa ha una opzione preferenziale per i poveri. Questo farò io: favorire i poveri e gli esclusi». Dalla piazza oltre a grandi applausi si è alzato forte un grido «El pueblo unido jamas serà vencido».L'avversario sconfitto ha accettato democraticamente la vittoria di Funes con una dichiarazione ufficiale. Da oggi si apre un capitolo nuovo per la storia del Salvador e dell'America latina dove sempre con più forza avanza ovunque la sinistra. Auguri compagno Funes.