Prince Of Darkness

Post N° 100


JOY DIVISION
I Joy Division erano una band inglese (Manchester) formatasi nel 1977. Il nome del gruppo deriva dalla denominazione dalle baracche femminili dei campi di concentramento nazisti. Le donne imprigionate nell'area che portava questo nome erano trattate come prostitute, e usate come mero oggetto sessuale da SS e soldati tedeschi durante la seconda guerra mondiale.Leader carismatico del gruppo fu Ian Curtis, suicida il 18 maggio del 1980, all'età di 23 anni. I quattro iniziarono la loro avventura musicale a Manchester con il nome di Warsaw (derivante dal titolo di un brano di David Bowie) cambiandolo successivamente in Joy Division, dopo la pubblicazione dell'EP An Ideal for Living. I Joy Division pubblicarono i loro album con la casa discografica indipendente Factory Records, gestita dall'impresario Tony Wilson, con cui pubblicheranno successivamente anche i New Order e gli Happy Mondays.Caratteristiche nei Joy Division sono le digressioni e degenerazioni e le movenze di Ian Curtis, derivanti da una forma degenerante di epilessia che andò via via peggiorando per tutto il corso della sua breve carriera, e forse da annoverarsi tra le cause che lo spinsero al suicidio alla vigilia di un tour americano che aveva già fatto registrare uno straordinario successo in prevendita e poco prima dell'uscita del secondo album Closer, la cui copertina (raffigurante la statua di un feretro) era stata decisa prima della morte di Ian Curtis, almeno così giurarono gli altri componenti del gruppo. L'immaginario lirico presenta tinte fortemente goth e di disperazione.I Joy Division restano oggi tra le più grandi e meno dimenticabili meteore della storia della musica moderna, ed il loro fantasma non ha mai smesso di aleggiare lungo la ben più lunga carriera del gruppo nato dalle ceneri dei Joy Division, i New Order.
Ian Kevin Curtis (Manchester, 15 luglio 1956 – Macclesfield, 18 maggio 1980) è stato un cantante britannico, descritto come il padre del post-punk degli anni 70-80.Nato a Manchester, in Inghilterra, fu il cantante e il paroliere della band Joy Division, di cui fu uno dei fondatori nel 1977 a Manchester. Nelle sue liriche si nota la forte influenza delle opere decadenti dei poeti romantici ottocenteschi.Già da giovane, Ian Curtis era affascinato dai personaggi morti giovanissimi come Jim Morrison (1943-1971), da qui la morte precoce. Idoli comunque del giovane Curtis erano: David Bowie, Sex Pistols e gruppi punk e persino reggae.Alle scuole superiori era un ottimo studente, appassionato soprattutto di storia, ma prese l'abitudine, in compagnia di un amico, di fare abuso di farmaci di ogni tipo.Era sofferente di epilessia fotosensibile. La sua malattia, negli ultimi anni di vita, era diventata per lui un peso insostenibile, e fu per questo che, intorno ai vent'anni, iniziò a soffrire anche di depressione cronica, che lo portò al suicidio.Ian Curtis si sposò a soli 19 anni con Deborah (Debbie) Woodroof; gesto cui stava per rinunciare poiché in cuor suo sapeva che non sarebbe sempre stato fedele alla moglie. Nathalie Curtis, l'unica figlia di Ian, nacque nel 1979.Morì suicida a soli 23 anni, impiccandosi ad un attaccapanni nella cucina della propria casa situata al numero 77 di Burton Street a Macclesfield. Lasciò la moglie Deborah, dalla quale si era ormai separato, e la figlia Nathalie. Prima di compiere il gesto che mise fine alla sua vita, il cantante guardò il film "La ballata di Stroszek" di Werner Herzog e ascoltò l'album "The Idiot" di Iggy Pop. Leggenda vuole che l'indomani mattina, trovato il corpo, il disco girasse ancora nel giradischi. Ian fu cremato e le sue ceneri tumulate a Macclesfield. Sulla lapide è riportato il suo verso più famoso: "Love will tear us apart" ("L'Amore ci strazierà ancora")Alla morte di Curtis, avvenuta alla vigilia del primo tour americano dei Joy Division, seguì la ricostituzione del gruppo con il nome di New Order. Come da accordo tra i Joy Division, tale nome sarebbe stato scelto nel caso in cui qualche componente avesse abbandonato la formazione, quasi ad identificare la rinascita di un Nuovo Ordine.Nel 2007 la storia dell'artista è stata portata sul grande schermo dal regista e fotografo olandese Anton Corbijn nel suo film d'esordio Control, presentato con successo alla Quinzaine des réalisateurs, al Festival di Cannes.