CUORE DI DONNA

Quello che voglio


Mi sono impegnata tutta la vita a dimostrare al mondo che ce la faccio da sola che non ho bisogno di nessuno che sono forte. Mi sono sentita in dovere di garantirmi il mantenimento economico non appena ho avuto la possibilità di andare a lavorare, non sopportavo più di pesare sulla mia famiglia: perché me lo facevano pesare. Ho rinunciato all’università ed ho sempre cercato di colmare quelli che ritenevo fallimenti, buttandomi anima e corpo sul lavoro: e di successi ne ho contati tanti. Il lavoro è stato spesso il rovescio buono della medaglia. Impegnata dal mattino alla sera il più delle volte per non tornare a casa, per non pensare. Mi sono abituata così, a togliere tempo a me e a chi mi stava accanto per sentirmi vincente, arrivata. Ho sempre dato l’impressione della donna forte, per me era importante apparire così anche se in fondo quello che avrei veramente voluto, e quello che ancora e sempre voglio sarebbe che qualcuno si prendesse cura di me. Solo che quando abbasso la guardia, quando smetto la corsa, quando mi svelo nella mia fragilità nessuno mi crede. Sono prigioniera dell’immagine che mi sono costruita: io so badare a me stessa, io non ho bisogno di niente. Io, padrona della mia vita. Io, fiera. Io bella. Io sofisticata. Io alla moda. Io che guadagno come e più di un uomo. Io orgogliosa. Io indipendente.  Mi sono impegnata tutta la vita a dare l’impressione di non volere niente, donna di poche pretese. Frivola nelle relazioni per compiacere uomini che non volevano sentirsi prigionieri di un progetto. Armata contro me stessa a fingere di non desiderare quello che invece disperatamente nella carne sento: vorrei un uomo che fosse fiero di essere il mio compagno, contento che io sia la sua donna. Vorrei un uomo che un giorno mi chiedesse di sposarlo. E un giorno vorrei anche quello che a parole dico spesso di non aver mai desiderato: un figlio. E non uno qualunque. Mio figlio.No, non sono gli ormoni in giostra. Non è l’orologio biologico che dopo i trenta impazzisce. Credo di averlo sempre voluto. Fin da piccola. Ma non l’ho mai detto, non l’ho mai chiesto, non l’ho mai ammesso e non me ne sono mai data l’opportunità. Perché era altro che dovevo dimostrare, ma quanto è caro questo riscatto. Sono così stanca di negare. Sono stanca di rinunciare a me stessa per avere un posto nel mondo. Non è questo il posto che voglio. Anche se farebbe gola a tanti di quelli che mi dicono che non mi manca niente: ma che ne sanno.. loro che ne sanno.