Penso e scrivo

Nouveau Cite


Ritorno a casa con una nuova esperienza, con una nuova cite...Ho tenuto il naso all'insù a lungo, stradelunghe, larghe, piene di vita, piene di negozi, peiene di colori, divise per articoli di vendita, verdi con alberi semi spogli, con prati perfettamente tenuti, con le sedie ai bordi dei laghetti per coloro che amano l'aria aperta e che non sentono il freddo leggendo un libro in tranquillità, musei colmi, e stracolmi di turisti ma anche da amanti dell'arte, della cultura, della poesia di un qualcosa che non appartiene, che si invidia a volte a cui si aspira altre, numeri di ogni dove, dei soldi, delle persone nei negozi, e i semafori' si pregano i pedoni attraversare in due tempi', fermarsi in mezzo a un viale e fotografare ancora ancora e ancora e poi le insegne, più o meno luminose che attiravano più o meno l'attenzione, e la preparazione al Natale è già in atto con splendidi decori, con incantevoli favole...Ho assaporati nuovi odori in un nuovo luogo, immerso nel traffico e nella metropolitana, nelle brasserie e nei bar, con fugaci profumi di pane dalle boulangerie, il burro dei croissant e la vinagrette all'ora di pranzo, l'olio delle patatine e la cioccolata dei maitre chocolatier, e ancora, il profumo dei panini caldi e delle tortine di famboise, e poi le essenze, essenze di ogni singola profumeria, con i suoi commessi e commesse impeccabili e cortesi, sempre sorridenti nella loro divisa affascinante. Il letto del fiume, i ponti, i monumenti visti dall'acqua, il ricorrente déjà vu...La prima volta che vidi Parigi ...Tu me manques beaucoup...e l'avrei voluta vivere insieme a te ...