Penso e scrivo

cantava il poeta della città


Questa città è un ottovolante. Un intrigo di ponti e sopraelevate. E ogni volta una nuova emozione salta dal cuore alla testa dalla pancia alla gola. Questa città non ha un angolo che sia uguale a un altro. Una sorpresa continua e mischiata tra gli stretti vicoli antichi graffiati con le case quasi a toccarsi e gli assalti d'architettura di oggi con le forme e le tinte più ardite. Questa città non ha le pianure. Il mare s'infila nel territorio sinuoso e le montagne cadono in acqua. Palazzi e navi giganti si alzano su nell'identico quadro di bianco e di beige. Questa città ha gloria e ferite recenti. Ha grande passato e attesa dell'avvenire in un gioco del tempo in cui passa ogni volta dal via. Questa città ha musica e suoni suadenti come le cantilene del suo dialetto. Come un raggio che asciuga la pioggia come una goccia che cade sul sole. Questa città è il porto da cui si parte senza andar via.Claudio Baglioni 5/04/2016