Penso e scrivo

IN UN ATTIMO


Averti davanti e non averti mai visto, non sapevo nemmeno chi fossi, eri solamente un nome,  eri uno fra...Tra le mani, improvvisamente, sentirti, in maniera del tutto incredula e cercare di ascoltare chi ti sta parlando e non rendersi conto che sei tu in un ambiente che non è il tuo e quello strano crescente desiderio. Forse è bastato uno sguardo, una parola, ed ero già invaghita di te. Oh mio Dio, invaghita, lusingata, stupita, intimorita, affaccendata a non comprendere cercando di capire, senza che avesse un senso.Credevo che sarebbe stato solo quell'attimo dato dall'eleganza, dal momento, dalla serata, dal buon bereBello, attraente, che si sa comportare con le donne come un galantuomo, invadente, intraprendente, sconsderato quanto basta e per questo con nulla da perdere, tenace, determinato e folle. Inconscientemente, tra le dita, nel freddo profumo della notte e avere bisogno di lusinghe e conferme, guardarsi allo specchio e non riconoscersi mentre la saggezza la fa da padrona ma in realtà il solo desiderio è quello di lasciarsi andare In piena notte e non voler lasciare andare la favola, del silenzio di quella notte, e quell'istante che non tornerà. Avere le mani che tremano soltanto ricercando nel mio animo quella sensazione che mi fa stare così bene. Il solo desiderio di riguardarti negli occhi, perchè non li ho guardati a sufficienza e lasciarti andare via e non rivederti più. Avere solo quel semplice coraggio