Curse's Blood

L'inizio....


Le gambe ciondolano pesanti dal molo, le braccia sono distese dietro la schiena per sorreggersi e gli occhi sono fissi su un orizzonte fatto di navi e colline. Va spesso li a pensare, dopo scuola, quando tutti i suoi compagni, invece, sono presi dallo studio.Lui non ha intenzione di studiare, la trova una stupida perdita di tempo, se non fosse per l'insistenza dei genitori non metterebbe più piede a scuola. A cosa potrà mai servirmi studiare se so già tutto? Tutto quello che c'è da sapere, almeno. PensaSSSSSSSS SSSSSSSSChi diavolo mi scrive, adesso? si domanda estraendo dalla tasca lo smart-phone.[Ciao Cuggy, ti va di venire al bowling stasera?][NO, E SMETTILA DI CHIEDERMELO!!!!]SSSSSSSS SSSSSSSS[SEI DAVVERO ODIOSO!!!!]Phs, non meriti neanche una risposta, pensa posando il cellulare nella tasca posteriore dei jeans.Voglio stare da solo, perché è così difficile da capire?Torna ad appoggiarsi sui palmi e a guardare con indolenza l'orizzonte, fino al movimento, rapido e  improvviso, che lo fa scattare in piedi. Stizzito raccoglie la giacca di jeans e ricomincia a camminare. Legge di sfuggita i pensieri delle due donne che gli stanno andando incontro e pensa con disgusto Cavoli, potreste essere mia madre!La sua camminata è decisa, anche se è in netto contrasto con lo sguardo che è fisso ai san pietrini rosati. Stringe la giacca in modo convulso per scaricare la rabbia. Vorrebbe essere lasciato in pace, ma sa che non è possibile, perché ne percepisce la presenza, sente il suo profumo e immagina già i suoi occhi adirati.Solleva lo sguardo e la vede proprio dove si aspettava che fosse, all'incrocio dei due moli, le mani sui fianchi e un piede che picchia sull'asfalto."Mamma!" dice con voce incolore, se sia un saluto o una protesta non è chiaro.In risposta, la donna gli intima di salire in auto rimproverandolo con lo sguardo.Il ragazzo si abbandona sul sedile assumendo la tipica posizione del debosciato, ruota il viso ad osservare fuori dal finestrino e chiude gli occhi, nella speranza di non dover reggere alcun confronto con lei."Voglio solo sapere quando hai intenzione di finirla con questa storia?Silenzio.Le mani di Asia si arpionano al volante quasi a volerlo sradicare dal suo asse. "Credi davvero che io possa continuare in questo modo?"Silenzio.Asia stringe il pugno destro al petto prima di distendere braccio e mano sulla coscia del giovane.Una scossa lo scuote costringendolo a voltarsi e, guardandola con sufficienza dice. "Sei davvero infantile quando fai così!" "Infantile? Sto solo cercando di parlare con mio figlio.""Un figlio che non ha nessuna intenzione di parlare con te!" replica lui con voce dura.Con un rapido movimento sterza a destra  e  inchioda, prima di urlare. "Sono stufa del tuo atteggiamento, lo capisci che questo non sei tu.""Ti sbagli, questo è esattamente quello che sono. Dimentichi che sei stata proprio tu a dirmi che devo imparare ad accettare quello che sono?""Non mi riferivo a  questo e lo sai, quando te l'ho detto tu...""Smettila, non voglio parlarne.""Non puoi continuare a fuggire dalla verità, prima o poi dovrai affrontare quanto è successo, per quanto doloroso sia..."Asia si ferma a guardarlo con dolcezza, può solo immaginare il tormento di suo figlio, ma è consapevole che finché non affronterà il passato non potrà mai vivere il presente e ancor meno sognare un futuro."Smettila di guardarmi così!" protesta il giovane dandole le spalle."Marco, sono passati quasi tre anni..."  "Forse per te e per il mondo, ma per me è come se fosse successo soltanto ieri!"Ci vediamo mercoledì 24/04/2013