Cala il cappuccio della felpa sugli occhi ed espira tutta l'aria che ha nei polmoni prima di scendere in strada.I suoi movimenti sono rapidi e sicuri mentre scivola giu' dall'impalcatura, e agile salta dal primo piano per atterrare in modo composto sull'asfalto scuro."Wow!" un'esclamazione inattesa lo desta dalla sua solitudine.Cavoli! Mi sembrava non ci fosse nessuno! pensa infastidito.Con lo sguardo si sposta a guardare lo sconosciuto e con sua sorpresa ne riconosce i lineamenti."Walter, che ci fai qui?""Stavo venendo a casa tua, è possibile che non rispondi neanche alle mie chiamate?""Senti, non sono in vena di drammi" gli risponde voltandosi e cominciando a camminare."Drammi? Ma mi prendi in giro?" quasi correndo lo raggiunge afferrandolo per un braccio "Sono stufo del tuo atteggiamento, ma chi ti credi di essere?""Lasciami subito il braccio?""Perchè, se no che fai? Mi dai fuoco?""Sei un bastardo!" lo accusa Marco dandogli una forte spinta per allontanarlo da sé.L'altro ride in modo beffardo "Sei un povero codardo, mi chiedo come sia possibile che la potente Asia e il magnifico Erik abbiano potuto dare vita a uno come te!""Se stai cercando di farmi incazzare perdi tempo, non reagirò, hai capito? Non mi vedrai mai e poi mai, usare i miei poteri." le parole di Marco escono quasi con disprezzo dalle sue labbra, mentre la rigida mascella ne accentua la durezza."Non ti è ancora chiaro, forse, ma questo è il mio addio.""Certo, come no!" lo schernisce Marco con non curanza."Già, questa è esattamente la reazione che mi aspettavo" solleva un braccio e si allontana, deluso."Cosa pretendi da me?" domanda Marco con rabbia."Niente, ormai l'ho capito, sei un perdente e per quanto mi sia ostinato per volerti al mio fianco, ora so che sei inutile per la mia causa.""Quale causa? Di che stai parlando?"Walter si gira a guardarlo, sono distanti una decina di metri, ma sa che non gli serve gridare per farsi capire, così pensa Il Mondo come lo conosci tu sta arrivando al capolinea. Ero convinto che tu potessi aiutarmi a fermare la fine, ma mi sbagliavo. Dovrò chiedere aiuto altrove."Dove?" chiede urlando.Non è affar tuo."Bene, allora arrangiati!" grida.Lo faro!Alla prossima!!!!
4 - Marco
Cala il cappuccio della felpa sugli occhi ed espira tutta l'aria che ha nei polmoni prima di scendere in strada.I suoi movimenti sono rapidi e sicuri mentre scivola giu' dall'impalcatura, e agile salta dal primo piano per atterrare in modo composto sull'asfalto scuro."Wow!" un'esclamazione inattesa lo desta dalla sua solitudine.Cavoli! Mi sembrava non ci fosse nessuno! pensa infastidito.Con lo sguardo si sposta a guardare lo sconosciuto e con sua sorpresa ne riconosce i lineamenti."Walter, che ci fai qui?""Stavo venendo a casa tua, è possibile che non rispondi neanche alle mie chiamate?""Senti, non sono in vena di drammi" gli risponde voltandosi e cominciando a camminare."Drammi? Ma mi prendi in giro?" quasi correndo lo raggiunge afferrandolo per un braccio "Sono stufo del tuo atteggiamento, ma chi ti credi di essere?""Lasciami subito il braccio?""Perchè, se no che fai? Mi dai fuoco?""Sei un bastardo!" lo accusa Marco dandogli una forte spinta per allontanarlo da sé.L'altro ride in modo beffardo "Sei un povero codardo, mi chiedo come sia possibile che la potente Asia e il magnifico Erik abbiano potuto dare vita a uno come te!""Se stai cercando di farmi incazzare perdi tempo, non reagirò, hai capito? Non mi vedrai mai e poi mai, usare i miei poteri." le parole di Marco escono quasi con disprezzo dalle sue labbra, mentre la rigida mascella ne accentua la durezza."Non ti è ancora chiaro, forse, ma questo è il mio addio.""Certo, come no!" lo schernisce Marco con non curanza."Già, questa è esattamente la reazione che mi aspettavo" solleva un braccio e si allontana, deluso."Cosa pretendi da me?" domanda Marco con rabbia."Niente, ormai l'ho capito, sei un perdente e per quanto mi sia ostinato per volerti al mio fianco, ora so che sei inutile per la mia causa.""Quale causa? Di che stai parlando?"Walter si gira a guardarlo, sono distanti una decina di metri, ma sa che non gli serve gridare per farsi capire, così pensa Il Mondo come lo conosci tu sta arrivando al capolinea. Ero convinto che tu potessi aiutarmi a fermare la fine, ma mi sbagliavo. Dovrò chiedere aiuto altrove."Dove?" chiede urlando.Non è affar tuo."Bene, allora arrangiati!" grida.Lo faro!Alla prossima!!!!