DOLCISSIMO

Post N° 142


NAPOLI, ASSALTO A DUE CAMPI ROM
- Fare terra bruciata, letteralmente, intorno ai rom chevivono nella periferia est di Napoli. Decine di persone, ma c'é chi ne stima almeno cinquecento, sono scese inazione nel pomeriggio per costringere alla fuga i nomadi,con un crescendo di azioni intimidatorie: lancio di bottigliemolotov, irruzione e lancio di sassi tra le baracche, minacciose esibizioni di spranghe e mazze.Vistisi alle strette i nomadi sono fuggiti verso l'insediamento più grande, quello di via Malibran,sorvegliato dalla polizia: nei due campi più piccoli appenalasciati sono entrate le "ronde" degli abitanti di Ponticelli,che hanno incendiato tutto.
A tre giorni dal fermo della sedicenne rom accusata di aver tentato di rapire una bimba di sei mesi, oggi nel quartiere di Ponticelli improvvisamentedi Ponticelli è improvvisamente esplosa la tensione accumulata per anni contro i nomadi. Una sola la parolad'ordine, tra i cittadini che sono scesi in strada: i rom devono andarsene per sempre. E allora ecco le bottiglie incendiarie, le irruzioni nei campi, il vero e proprio assedio per indurre i nomadi alla fuga.
Sollecitato dai giornalisti è intervenuto sull'accaduto anche il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, a Napoli perla presentazione di un libro: "Le paure della gente possono anche essere comprese, ma mai devono portare a reazioni inconsulte".Polizia e carabinieri sono riusciti, fino a stasera, a evitare il peggio: non si ha notizia di feriti o di aggressioni fisiche
 Restano però le irruzioni e le fiamme nei due campi e in un altroedificio, villa Tropeano, dove vivevano alcune famiglie, subito dopo la fuga degli occupanti: l'assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Giulio Riccio, parla di "aggressioni criminali". Marco Nieli, dirigente dell'Opera Nomadi di Napoli, già prima di questiepisodi aveva denunciato "nei confronti dei rom un clima pesantissimo,con pestaggi e incendi agli accampamenti. Due donne - raccontava stamane - sono state aggredite e allontanate in malo modo mentre facevano la spesa in unsupermercato di via Argine Ponticelli".Domani mattina è in programma un verticein prefettura er affrontare la situazione. Il sindaco Rosa Iervolino,parlando prima delle notizie sull'incendio dei campi, aveva definito "facili e a tratti comprensibili"le reazioni della gente al tentatosequestro della bambina di sei mesi, esortando comunque a"non enfatizzare l'intolleranza".Lei, la nomade 16enne che con il suo gesto ha fatto dadetonatore alle tensioni che covavano da anni, si è vista oggi convalidare il fermo da parte del gip,che ha confermato l'accusa di sequestro di persona formulata dal pm e ha fatto trasferire la ragazza nel carcere minorile di Nisida.