DOLCISSIMO

L'olio di Lorenzo


A 30 anni è morto Lorenzo Odone
Sarebbe dovuto morire due dopo la diagnosi, ma Lorenzo è vissuto a lungo nonostante la malattia genetica scoperta nel 1984 grazie alle cure dei suoi genitori. La sua storia aveva ispirato anche il commovente film "L'olio di Lorenzo"nel 1992 aveva ispirato  con Nick Nolte eSusan Sarandon. Lorenzo è morto ieri nella sua casa alle porte di Washington. Proprio l'altro ieri Lorenzo aveva compiuto 30 anni ed è per la cocciutaggine e l'amore dei suoi genitori Augusto e Michaela, lui economista e lei glottologa, che Lorenzoè arrivato a questa età, anche se per gli ultimi 23 anni ha vissuto confinato in un lettino di paralitico nella sua casa americana. Nel 1984, quando ne aveva appena sei,i medici gli avevano dato due anni di vita dopo la diagnosi della aldrenoleucodistrofia, una rarissima malattia neurologica che non perdona, almeno secondo le conoscenze di allora. Questo perché mamma e papà Odone, determinati a sfidare la scienza ufficiale per salvare il loro bambino, avevano scoperto un trattamento a base di olio di oliva e di colza - l'olio di Lorenzo, appunto - di cui qualche anno fa Hugo Moser il neurologo della Johns Hopkins University che all'inizio era stato uno dei luminari più ostili, ha finalmente riconosciuto una qualche efficacia. Lorenzo è morto di polmonite e non della crudele malattia che da quando era bambino lo ha progressivamente chiuso al mondo esterno,ha precisato suo padre: un'infezione provocata dal cibo andato di traverso e finito nei polmoni. Ha cominciato a sanguinare e quandoè arrivata l'ambulanza non c'era più niente da fare. Accanto a lui, quando è morto, c'erano il papà (la mamma è morta nel 2000 di cancro) e l'amico di sempre Oumouri Hassane,un uomo conosciutoalle Comore dove Augusto, economista della banca mondiale, aveva portato la famiglia prima che al bimbo venisse diagnosticata la malattia. "Non poteva vedere, non poteva comunicare. Ma era sempre con noi. Non ha sofferto e questa è la cosa importante", ha detto il padre. Ora che Lorenzo è morto,Augusto Odone non ha ragione di restare in America: porterà le ceneri del figlio a New York per unirle con quelle della mamma, poi venderà la casa di Cordoba Place a Fairfax e probabilmente rientrerà in Italia.Odone, originario di Gamalero in provincia di Alessandria, ha in animo di scrivere un libro su suo figlio: "Un modo - ha spiegato ai media americani - di tenere Lorenzo ancora in vita". La storia di Lorenzo ha commosso il mondo, nel 1996 Phil Collins gli ha dedicato una canzone.