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#21

Non ho la presunzione di appartenere ad una razza superiore,
in ogni caso sento di essere circondato da idioti!

#20

#19

#18

#17

#16

#15

#14

oh my blog

#13

#12

#11

Non so da voi ma qui finalmente il caldo si è attenuato.
E' stata una settimana nefasta, sia sotto l'aspetto meteorologico che quello personale.
Brutto periodo.
Non entro in merito alle cause, odio angosciare chi ha a che fare con me. Preferisco elaborare e smaltire dentro i malesseri lasciando trasparire solo quel poco di tranquillità che ancora rimane.
La tranquillità può essere diluita nelle emozioni neutre.
Ne rimedio abbastanza per immergermi.
Un rilassante bagno.
Le tensioni corporee si affievoliscono, perdo il contatto col mondo esterno.
Lontano da tutto e da tutti mi abbandono a questo stato di deprivazione sensoriale.

#10.2

Non è mai abbastanza.
Da qualche giorno il tempo è un argomento ricorrente nei miei pensieri,
nei miei sogni, nei miei incubi.
Forse ora devo pagare lo scotto per avero "ammazzato" non appena mi capitava l'occasione.
Quando aprii questo blog e ancora fino a qualche giorno fa credevo di aver chiaro il concetto di "giornate di merda", incasinamento, stress.
Non era così.
Qualcuno mi chiese di definire queste particolari giornate.
Non lo feci allora, non lo faccio oggi.
Mi è bastato poco per capire cosa è meglio fare: tacere.
Ho capito che alcune maschere mi sono indispensabili, non tanto per nascondermi ma per nascondere agli altri quello che provo.
Mi è ancora difficile capire se tale atteggiameto è puro altruismo o semplice egoismo.
Quello che credo di aver capito è che "mai deve esser detto tutto"
Ora è tempo di andare.
A presto.

#10.1

Troppe cose da fare e poco tempo per farle.

#9

Alcune giornate posso definirle senza alcun ombra di dubbio di merda.
Altre mi appaiono tali perché non sono in grado di fare un bilancio obiettivo.

E' un pò come quando si sta incolonnati nel traffico.
Ci ritroviamo spesso fermi, vediamo le colenne adiacenti che sfilano più veloci e ci incazziamo.
Eppure anche noi ci muoviamo, ma quando capita non lo notiamo, forse perchè troppo impegnati a guidare o forse ancora perchè lo diamo semplicemente per scontato.

#8

Bastard inside.
Rispondo in media a 1 sms su 3 e solo se lo ritengo strettamente necessario.
Nel registro chiamate la percentuali di quelle perse supera di gran lunga la somma di tutte le altre tipologie.
Di norma rimando sempre gli appuntamenti e a volte do anche buca.
Sono capace di dedicare il mio tempo solo ad una ristrettisima cerchia di persone.

Devo essere sincero, ho anche tentato di fare il bravo ragazzo...
Ho rimediato un bel pò di calci sui denti e il fardello della totale responsabilità del fallimento.

Che dire, ho tanta voglia di un caffè ma mi si è bruciata la caffettiera.
Mi farò un JD.

Fuck the World.

Goodnight.

#7/a

Comunicazione di servizio

Non sono un illuminato.
Non possiedo la verità.
Non indico la via giusta da seguire.
Non do consigli.
Non sono un analista ne un filosofo.
Non critico i blog altrui, talvolta li menziono per enfatizzare il concetto che tento di esporre.
Non sono un oratore tantomeno uno scrittore, non avendo la quindi capacità di esporre al meglio quello che vorrei dire rischio a volte di essere frainteso.

Mi sono ritagliato questo spazio per esternare e condividere quel lato oscuro che fa parte di me.
Oscuro non inteso come tetro, terribile, orrido ma semplicemente nascosto, celato, non "alla luce" e sicuramente più misterioso.

EOF

#7

Sfogliando i blog di questa immensa community ho notato che la stragrande maggioranza verte su problemi di cuore. Naturalmente non mi rifersico a scompensi cardiaci.
Sottofondi mielosi, fioraggi vari, glitter pacchiani inneggiano ad amori in essere, in crisi, perduti, morti o che non arrivano.
Naturalmente la mia non vuole essere una critica o una manifestazione di disprezzo, solo invece la presa di coscienza che molto spesso il totale abbandono ai sentimenti porta ad uno stato confusionale che rende l'individuo incapace di gestire "il resto" della propria esistenza.
No, non sono immune da sentimenti ed emozioni ma preferisco(?) sempre avere il controllo su di essi anziché esserne controllato.
Se siete arrivati a leggere sin qua, posso a mia volta leggere nelle vostre menti "...che tristezza".
Forse sotto un certo punto di vista avete anche ragione.
Purtroppo il mio punto di osservazione è cambiato. Nella maggiorparte dei casi riesco a riconoscere quel momento che sistematicamente, se non gestito con un po di cervello, si trasforma in "se avessi agito diversamente forse..."
Cervello e cuore vengono dall'alba dei tempi messi in posizioni contrapposte, l'una simbolo della ragione, del calcolo, della pianificazione, l'altro della passione e irrazionalità. Contrapposti ma entrambi presenti nello stesso corpo.
Saper dare ascolto alla parte logica in un contesto prettamente illogico quale l'amore da i suoi risultati ma sfortunatamente impedisce di gustarne completamente il suo dolce sapore.
Ci crediate o no attenendosi alle prime 4 strofe del famoso teorema di ferradini le percentuali di "successo" vengono moltiplicate.
Purtroppo conquisterete una donna/uomo che dopo poco tempo non saprete che farvene.
Forse è per questo alla fine mi ritrovo sempre a camminare da solo.

#6/a

Se mi presentano una persona che "a pelle" mi sta antipatica, non dico mi "stai sul cazzo", dico "piacere".
Probabilmente, conoscendola più a fondo mi rendo conto che è un individuo gradevole.
Cio non toglie che una parte di me ha generato un sentimento "negativo" nei confronti di quella persona. Sentimento autogenerato.
Certe cose non possono essere dette,
altre possono essere confessate a chi ci sta più vicino,
tutte non possono o meglio non dovrebbero essere nascoste a noi stessi.
Dissociare non equivale a mascherare.
Usare un blog per dar voce ad una parte di noi che molte volte viene, se non ignorata, filtrata a priori trovo sia una sorta di ausilio tecnologico ad una specie, oserei dire, di autoterapia.
La possibilità inoltre che altri blogger possano interagire, commentare ed esprimere le loro impressioni sull'argomento rende tutto ancora più interessante.
Se al posto di breezeer ci fosse il mio nome in fondo non cambierebbe un granchè, non mi conoscete personalmente e molto probabilmente, anzi, sicuramente non ci conosceremo mai, ma cambierebbe radicalmente la ragione per cui ho aperto questo blog: dar sfogo completamente a quella parte di me più "oscura" lasciando fuori per quanto possa quella più razionale, o almeno averne l'illusione.
Intento: conoscermi meglio.
Sono convinto che imparare ad avere il completo controllo dei propri pensieri sia la via per conseguire ogni risultato positivo.
Detto questo siete liberissimi di darmi del cazzaro mascherato o se preferite dire la vostra.
In ogni caso il blog e mio e ci scrivo quel che mi pare.
A prescindere.

#6

Breezeer è un entità a se.
Staccata, indipendente, presente ma latente, 
volutamente separata dalla dimora fisica in cui vive.
Una voce disgiunta dal corpo.
Egoista, indisponente, presuntuosa, saccente.
La sua prima risposta è NO.
Non è una maschera, dietro non c'è niente.
EOF.

#5

Da piccolo facevo spesso un gioco idiota.
Ripetevo mentalmente una parola per tante volte.
Tante, tante tante volte.
Dopo qualche minuto che rimbalzava nel mio cervello accadeva una cosa strana.
Smembrata, invertita, scomposta e poi ricomposta diventava un suono senza senso, un contenitore vuoto.
Per un istante, per un'infinitesima frazione di secondo non mi era più chiaro suo significato.

Non faccio più quel gioco idiota, almeno non con le parole.

Ci sono periodi in cui i giorni si ripetono.
Uguali. Sovrapponibili. Interscambiabili.
Orari, impegni, eventi si ripetono ciclicamente senza interuzione, senza nessuna variazione.
Singole lettere che compongono una parola ormai priva di senso.

Oggi
Ho ignorato la sveglia.
Ho fatto un percorso alternativo per recarmi al lavoro.
Ho fatto colazione al bar incurante del mostruoso ritardo.
Ho mandato affanculo il collega che ogni mattina mi accoglie con la solita noiosissima battuta.
Ho annullato tutti gli impegni.
Ho cazzeggiato per tutta la mattina.

Ora vado a mangiare al xxxxx's Restaurant anzichè ingurgitare il solito panino del cazzo.