D.A.H.P.A.

Post N° 8


sono io l’abitatore del sognosono io l’abitatore del sognofelice d’abitarlo con il sognatoreche fa coppa delle mani per raccoglieredalle piegate cime acqua a goccee fino al punto di risveglio vive sperandodi riceverne molte in premionell’aria oscura scendendo alle radicicome sistemarlo in vitaquesto non è un ingombro e vacillaquando fa la fila davanti agli sportelli e ha freddoe sudae scende dalle gambe e a perturbato infiammamentoschizza via che è un incantonel canto più sicuroquesto corpo incauto e previdenteche ama l’alta temperatura e gelamale patendo il male usoho conosciuto il caid del villaggioe l’ansito che batte da fuori verso dentronella crivellatura del miglioe il sapore del fico catalanoschiacciato dentro il paneascoltando la voce vaticinantetra la piena di luppoli e melissameraviglioso odore contro i morbiper uscire dalla latrinosa tenebraingozzando il desiderio come un polloconobbe che la sua vita passò nelle tenebree non incolpa gli aspri comandamentie questo è il primo giorno che riconosce più suodappoiché volò giovinezza e sparvee così allontana la scure dalla radicesenza sbarbicare ma rincalzando la zollainsino alle più fragili fibreper allocare il tempo in più vasta dimora(Jolanda Insana)