LA GIOIA DI SCRIVERE

FANTASTICANDO.... Siamo sicuri che la nostra Terra resisterà ancora per tanti milioni di anni?


GLI OMINI DI NEVE -Sulla spiaggia dove ho dormito, stamattina prima dell'alba  all'improvviso un rumore mi desta, un colpo sordo, come un fortissimo tonfo. Mi affaccio alla tenda ancora assonnato e noto del fumo. Incuriosito ed anche intimorito, mi avvicino con cautela quando dal grande cratere fumante e bruciacchiato che si è formato sulla sabbia, escono tanti omini piccoli e bianchi. Hanno un naso rosso come una carota, due occhi come due bottoni e sembrano quasi tanti omini di neve; rotolano sulla sabbia e mi vengono vicini. Preso da un vago timore mi allontano da loro quando qualcuno mi parla con suono metallico ma armonioso:" Non temere, non vogliamo farti alcun male. Siamo dei Salpini, cioè soldati di Salpino. Abbiamo viaggiato nello spazio in cerca di una galassia dall'aria dolce e leggera, ma non l'abbiamo trovata. Soltanto sulla vostra galassia abbiamo trovato ciò che cerchiamo e la Terra si presenta più amena degli altri pianeti, quindi siamo scesi qui.             Molto stupito e titubante, chiedo:" Perchè cercate una galassia dolce, come dite voi?" La voce risponde:" Perchè il nostro astroide è costituito per la maggior parte da glucosio, che nel giro di molti milenni si sta esaurendo. Senza glucosio noi periremo. Cerchiamo quindi un altro pianeta su cui trasferirci per non morire." Riprendo vigore a questa notizia, perchè non voglio proprio che vengano a conquistare il nostro suolo. "Ma qui siamo già in tanti, non c'è posto per un'altra specie!" Si guardano l'un l'altro  ruotando un poco, poi:" Vorresti farci morire? Sei molto egoista!" Mi sento offeso e riconosco che forse hanno ragione, ma non demordo. "Quanti siete?" La voce risponde:" Tre miliardi!" "Cosa?!" Urlo io. "Siamo già stretti noi, dove vi mettiamo?" La voce:" Noi non occupiamo molto spazio perchè siamo piccoli ed impilabili, cioè possiamo metterci gli uni sugli altri!" "Ma neanche per sogno!" Rispondo di malumore, poi:" Prendetevi il glucosio ed andatevene!" Gli omini si guardano seri poi rivolti a me, tutti insieme dicono:" Sei sicuro che possiamo prendere il vostro glucosio?" "Certo!" Rispondo senza considerare la situazione. Allora i Salpini tornano nel cratere e poco dopo si sente il rumore di macchine strane, aspiratori fortissimi, mole ruotanti, sibili e fischi. Di colpo i cespugli dietro alla spiaggia cominciano ad ondeggiare come se ci fosse un forte vento, poi i rami si attaccano gli uni agli altri, si attorcigliano, si piegano e si riducono, infine in terra resta una polvere nerastra ed i cespugli non esistono più. Anche la pineta che delimita la spiaggia comincia a muoversi, ad ondeggiare, a fremere, a ridursi, poi un mucchietto di cenere al posto di ogni albero e la pineta non esiste più.         "BASTA! BASTA!" Grido con quanto fiato ho in gola. "Finitela di rovinarci! Questa è la nostra Terra, non vi permetterò di distruggerla!" La voce replica:" Lo avete già fatto voi stessi! Non vi accorgete che avete distrutto tutto ciò che vi era stato consegnato in ottimo stato? Fra qualche centinaio di anni non saprete più neppure voi dove andare!" Ammutolisco e resta impalato sulla spiaggia a riflettere  con un grave senso di  malessere. Dopo qualche minuto l'astronave esce dal cratere e se ne va.