LA GIOIA DI SCRIVERE

TRA FANTASIA E REALTA' - A volte ci accadono avvenimenti che neppure la più fervida fantasia riuscirebbe a creare


UNA GIORNATA MEMORABILE -....... La ragazza si blocca per la paura, non riesce né a parlare e né a muoversi. L'uomo le chiede dove sono i denari, Caterina indica il mobiletto del salotto, l'altro tenendola sempre sotto tiro e camminando a ritroso va verso il mobile, lo apre, fruga nei cassetti e trova alcune banconote da cinquanta euro, poi chiede se ci sono dei gioielli. Caterina vuole evitare che salga di sopra quindi nega con la testa ma l'altro non le crede e si avvicina minaccioso, la ragazza allora indica il mobile del soggiorno dove si trova l'argenteria di famiglia. Mentre l'uomo apre il mobile, Caterina prega che si accontenti di quella e che se ne vada subito, ma l'altro non sembra avere fretta, infatti dopo aver trovato l'argenteria ed averla messa in un grosso zaino, si attarda a cercare altro poi con la pistola fa cenno alla ragazza di salire di sopra. Caterina titubante lo precede ma a questo punto comincia veramente ad avere paura per la sua sorte; cerca di prendere tempo salendo adagio ma l'altro incalza e la sollecita con la pistola; la ragazza prega in cuor suo che arrivi qualcuno a salvarla ma dall'esterno non giunge alcun rumore. In camera da letto lo sconosciuto va direttamente al comò della mamma ed apre il primo cassetto rovistandovi. Finalmente trova la scatola dei gioielli, li soppesa, li osserva, li valuta, ne sceglie alcuni e lascia gli altri. Caterina è rimasta ferma contro lo stipite della porta e pensa che con un poco di coraggio potrebbe correre giù e scappare fuori dalla porta di cucina, ma poi riflette che con la neve e il ghiaccio farebbe fatica a camminare, per andare dove? Non sa se i vicini sono a casa, magari sono andati in centro o al cinema. Non sa cosa fare, poi improvvisamente si decide e di scatto chiude la porta della camera con la chiave dall'esterno, scende di corsa le scale mentre l'uomo picchia contro la porta e urla di aprire, altrimenti.. Caterina non sta ad ascoltare, esce di casa e corre quanto la neve glielo permette. Corre contro il vento, contro il buio della sera d'inverno e sembra quasi volare sul ghiaccio che ricopre la strada quando, uscendo dal suo cancello va a sbattere contro qualcuno, contro una figura nera enorme. Allora grida, grida con quanto fiato ha in gola esternando tutta la paura e la tensione e l'ansia accumulate nel frattempo. In quel momento una mano le serra la bocca e si sente di colpo sollevare da terra mentre un'altra figura nera, che si staglia contro il bianco nitido della neve, la agguanta per la vita. Caterina non vede più nulla e perde i sensi. Si risveglia con una luce che l'abbaglia, Ginevra è vicina a lei e la sta chiamando: "Caterina, Caterina, svegliati, è tutto finito! Stai tranquilla!" La ragazza si solleva adagio e si guarda attorno, dietro alla sua amica c'è il padre e due figure alte e grosse vestite di nero da poliziotti. "Che cosa è successo?" Chiede confusa. "Mia cara, ho sentito tutto dal ricevitore che avevi lasciato sul divano ed ho chiamato la polizia. Siamo corsi qui ed i poliziotti sono riusciti ad arrestare quel delinquente. Sicuramente ha notato che eri sola in casa, ha agito quindi indisturbato e fortunatamente non si è accorto del telefono ancora funzionante. Sei stata davvero fortunata amica mia!" Caterina è ancora stordita ma recepisce che oramai è al sicuro e più serena attende l'arrivo dei suoi genitori.