LA GIOIA DI SCRIVERE

FIABE E FANTASIE - CREDETE ALLE FAVOLE?


L'omino di neve......Il bambino cerca di mettere i pantaloni a Pirulino ma non gli entrano, infatti prova e riprova ma non ci riesce, allora timidamente dice:" Non gli si possono infilare i pantaloni perchè non ha le gambe! Ha soltanto i piedi!" "E' vero!" Esclama Luigi. "Cosa gli possiamo mettere allora?" Una vocina si fa strada fra il coro dei presenti:" Questa è la gonna della mia mamma!" Gliela infilano dalla testa e gli sta benissimo, poi gli mettono un bel maglione caldo di lana, il passamontagna, le bellissime pantofole del papà di Giacomino, un cappottaccio del nonno di Mario ed un basco di Ludovico. I bambini lo guardano da lontano e convengono che è poroprio ben vestito e soprattutto è caldo. "Stai bene così? Hai ancora freddo?" Gli chiedono e l'omino di neve risponde:" Grazie, siete stati bravi e buoni con me. D'altra parte mi avete creato voi e dovevate provvedere che stessi bene, non vi pare?" I bambini riflettono un momento e convengono con Pirulino che è giusto. Se i bambini infatti non lo avessero costruito con la neve, l'omino non sarebbe esistito, quindi devono assumersi la responsabilità della loro azione. Il giorno dopo i bambini vanno a scuola contenti perchè c'è un nuovo amico con cui parlare, soprattutto i più timidi possono confidare a Pirulino i propri pensieri senza il timore di essere giudicati. L'omino è saggio, risponde a tutti in modo semplice e chiaro ed i bambini sono davvero contenti di averlo costruito. Una sera a tavola però il papà di Giacomino chiede alla mamma:" Dove sono le mie pantofole belle? Quelle con la pelliccia dentro? Sai che non le trovo più?!" Giacomino tiene la testa china sul piatto e non la solleva per timore di incontrare gli occhi di suo padre e di tradire il suo segreto. La stessa cosa accade a casa di Mario e di Luigi e degli altri bambini. Dopo qualche giorno finalmente il tempo migliora ed esce il sole che scalda gli uomini e le cose. Una sera però, quando i bambini escono da scuola, trovano una sgradita sorpresa: l'omino di neve non c'è più! Si è sciolto al calore dei raggi del sole. In terra sono rimasti: la gonna, il passamontagna, il maglione di lana, il cappottaccio, il cappello e le bellissime pantofole. I bambini fanno cerchio attorno agli indumenti con il visino triste, poi spontaneamente si prendono per mano e pensano al loro amico che non c'è più. Mario si scuote e dice a voce alta:" Beh! In fondo era soltanto un omino di neve, magari l'anno prossimo lo rifaremo!" Gli altri annuiscono con il capo ma in fondo non ne sono molto convinti perchè è vero che fosse fatto di neve, ma per loro è stato un amico e per qualche giorno si sono sentiti importanti e capiti. Raccolgono quei pochi capi e a testa bassa se ne tornano a casa.